In un “Benito Stirpe” stracolmo, il Frosinone batte per 2-0 il Palermo e torna dopo due anni in Serie A! La squadra ciociara, dopo la sconfitta dell’andata, aveva un solo risultato a dispozione: vediamo come è arrivata la vittoria che ha sancito la promozione nella massima serie della squadra di Moreno Longo.
Formazioni
Frosinone (3-5-2): Vigorito; Brighenti, Terranova, Krajnc; M. Ciofani, Gori, Maiello, Soddimo, Crivello; Dionisi, Ciano.
Allenatore: Moreno Longo
Palermo (3-4-1-2): Pomini; Dawidowicz, Struna, Rajkovic, Rispoli, Murawski, Jajalo, Aleesami, Coronado; La Gumina, Nestorovski.
Allenatore: Roberto Stellone
La cronaca
L’importanza della posta in palio si fa sentire già dai primi minuti, caratterizzati da nervosismo e continue interruzioni: al 4′ viene ammonito Krajnc, che spintona Nestorovski, autore a sua volta di una provocazione nei confronti di Terranova. Due minuti dopo nella squadra di casa rimedia il cartellino giallo anche Soddimo, per aver simulato in area di rigore. Intanto all’8′ Stellone è costretto al primo cambio: esce Dawidowicz infortunato, ed entra al suo posto Szymiński. La prima occasione della gara è per il Palermo, che arriva alla conclusione da fuori area con Murawski, ma Vigorito è attento e respinge. Al quarto d’ora il Frosinone si fa vedere con un calcio di punizione insidioso battuto da Ciano, sul quale però Matteo Ciofani e Terranova si ostacolano, non riuscendo a trovare la via della rete. Dopo le ammonizioni di Jajalo e Dionisi, i ciociari si rendono pericolosi con Gori, che tenta il tiro dalla distanza, respinto dalla difesa di casa. Gli ospiti ci provano ancora da fuori area con Jajalo e Coronado, ma in entrambe le occasioni l’estremo difensore di casa si fa trovare pronto. Al 32′ Ciano va vicino al gol con un bel sinistro dal limite che sfiora il palo. Il primo tempo termina così a reti bianche, nonostante il tanto agonismo in campo e la pressione costante del Frosinone, obbligato a vincere la partita.
A inizio secondo tempo, al 52′, arriva il vantaggio dei padroni di casa: Maiello riceve palla, e dai 25 metri lascia partire un gran destro che si insacca all’incrocio dei pali facendo esplodere il “Benito Stirpe”. Il Palermo prova a reagire e sette minuti, al 59′, succede di tutto: Coronado subisce fallo in posizione sospetta; il direttore di gara La Penna prima assegna il calcio di punizione, poi indica il dischetto e infine ritorna sulla decisione iniziale e concede solo la punizione ai rosanero, tra le veementi proteste degli ospiti (nel corso delle proteste viene espulso Dawidowicz dalla panchina). Stellone prova a cambiare l’inerzia della partita mandando in campo Gnahoré e Trajkovski per Rispoli e Murawski; Longo inserisce Chibsah al posto di Gori infortunato, e Koné per l’autore del gol Maiello. Nel finale di gara, nonostante gli sforzi, la squadra siciliana non riesce a creare particolari pericoli alla porta di Vigorito. Nel recupero, con gli ospiti sbilanciati in avanti, il Frosinone trova il gol della sicurezza con Ciano, che riceve palla in profondità da Koné e con il sinistro infila Pomini. Da segnalare il comportamento antisportivo della panchina della squadra di casa che, nel tentativo di rallentare il gioco, nei minuti finali ha lanciato volontariamente in campo un pallone. Inoltre, dopo il gol del 2-0 di Ciano e con ancora circa un minuto da giocare, la partita è terminata in anticipo con l’invasione di campo da parte del pubblico di casa, che si è lasciato andare ad un’esultanza sfrenata.
Il Frosinone torna così tra le grandi del calcio italiano, raggiungendo Empoli e Parma; si ferma la corsa del Palermo, che anche l’anno prossimo giocherà nel campionato cadetto.
Paolo Trotta