Il Pescara vede allontanarsi il sogno Serie A: ora sono 6 i punti di distacco dal Lecce secondo. La sconfitta di Ascoli riassume il momento degli abruzzesi: risultati troppo altalenanti per poter aspirare alla promozione diretta. Analizziamo il momento dei Delfini.
Una sconfitta che brucia: ora si fa tosta
Il Pescara sta attraversando un momento tutt’altro che facile (per usare un eufemismo). I risultati altalenanti dell’ultimo periodo hanno messo a serio rischio la promozione diretta degli abruzzesi in massima serie. Le dirette concorrenti – Lecce e Brescia su tutti – non mollano: ora i punti di distacco dei Delfini dal secondo posto salgono a 6. Gli uomini di Giuseppe Pillon non hanno approfittato della contemporanea sconfitta subita dai salentini per 2-0 contro la Cremonese. Nella gara contro l’Ascoli, i Biancazzurri sono passati in vantaggio grazie al rigore di Mancuso, ma sono stati in seguito rimontati: per i marchigiani a segno Ninkovic e Ciciretti, anch’essi dal dischetto. Il Pescara resta dunque al sesto posto, a quota 48 punti, ed è chiamato a guardarsi alle spalle: lo Spezia, che occupa il nono posto (primo posto fuori dalla zona play-off) dista soltanto 5 punti…
Una stagione di alti e bassi
Nella stagione in corso il Pescara non è mai riuscito veramente ad avere una continuità di risultati. Eppure la partenza era stata abbastanza positiva: nelle prime 11 giornate sono arrivate infatti 6 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta. Ai primi di novembre, gli abruzzesi occupavano la prima piazza del campionato cadetto. Nelle giornate successive, però, i Delfini hanno invertito bruscamente in negativo la loro tendenza: 4 sconfitte e un pareggio hanno allontanato i Biancazzurri dalle primissime posizioni. Le successive 2 vittorie si sono rivelate illusorie: nel girone di ritorno gli abruzzesi hanno alternato importanti vittorie a pesanti sconfitte (su tutte il 5-1 subito contro il Brescia nella 3°giornata di ritorno). Tra i motivi di tale declino, va senza dubbio annoverata la scarsa solidità difensiva: a fronte dei 44 gol segnati, infatti, il Pescara ne ha subiti ben 42. Decisamente troppi per poter sognare in grande…
Ora si fa dura
Mancano appena 6 giornate al termine della regular season della Serie B 2018/19. Il Pescara è chiamato ad invertire la rotta, ma non sarà semplice. I Delfini affronteranno infatti dirette concorrenti per l’accesso ai play-off, quali Perugia e Verona. Le altre avversarie (Carpi, Venezia, Salernitana) appaiono relativamente abbordabili, ma non vanno sottovalutate. Gli abruzzesi avranno anche un turno di riposo. Insomma, fare punti assume i connotati di un’impresa non di poco conto. Non sono ammessi cali di concentrazione: la partecipazione ai play-off, per ora, non appare particolarmente a rischio, ma una nuova serie di risultati negativi potrebbe mischiare le carte. E questo, per una squadra che puntava alla promozione diretta, assumerebbe il sapore di una beffa…
I precedenti in A negli ultimi anni: una sola stagione in paradiso
Negli ultimi sette anni, il Pescara ha ottenuto per due volte la promozione in massima serie. In entrambi i casi si è trattato però di una breve comparsa. Nel 2012/13 i Delfini retrocessero aritmeticamente in Serie B con quattro giornate di anticipo. Fu un’annata difficile per gli abruzzesi, con ben tre avvicendamenti in panchina (Stroppa, Bergodi, Bucchi) e un passivo di 84 reti subite. Tra le cause di tale crollo vanno senz’altro annoverate le cessioni di alcuni dei protagonisti principali della storica promozione ottenuta nella stagione 2011/12 sotto la guida del tecnico boemo Zdenĕk Zeman. Come dimenticare la magnifica annata di volti oggi notissimi come Insigne, Immobile e Verratti? Non andò meglio ai Biancazzurri nella stagione 2016/17: anche in questo caso la retrocessione arrivò con largo anticipo. Da segnalare il ritorno in panchina di Zeman, subentrato a Massimo Oddo a stagione in corso. Lo scorso anno il Pescara rischiò addirittura di retrocedere in Lega Pro, ma fu salvato dal nuovo allenatore Pillon, attualmente ancora in carica. Riuscirà a compiere un nuovo miracolo?