Sgarbi presenta Murano, scultore della luce
Vittorio Sgarbi ha presentato ieri a Palazzo Bonaparte il libro “L’Illuminazione delle opere nelle mostre d’Arte” di Francesco Murano, edito da Maggioli.
Il prof. Francesco Murano, docente di Lighting Design, è oggi tra i più richiesti progettisti italiani di soluzioni luminose al servizio dell’arte.
Ha curato circa 130 mostre negli ultimi dieci anni, collaborando con le principali società di produzione di mostre quali, per esempio, Arthemisia e Skira.
Ha illuminato le mostre di Hopper e Banksy, trovato la luce per Pollock e Brughel e fatto esplodere la luce su Caravaggio.
Le sue mostre più recenti sono ancora in mostra a Roma: Canova. Eterna Bellezza e Impressionisti Segreti a Palazzo Bonaparte.
Francesco Murano ha illuminato, con spirito critico, le opere più belle dell’arte utilizzando sapientemente led e filtri.
L’Illuminazione delle Opere nelle mostre d’Arte
Nel Libro “L’Illuminazione delle opere nelle mostre d’Arte” l’autore, forte della esperienza acquisita nella sua lunga carriera, ha raccolto una casistica molto interessante di soluzioni luminose.
Infatti nel testo sono raccolti diversi suggerimenti volti ad prevenire e eliminare quelli che lui chiama errori di ortografia luminosa, che più frequentemente si incontrano nelle mostre e nei musei.
Dare luce all’opera è insieme un atto critico e architettonico. Bisogna avere conoscenze tecniche , conoscere l’artista , accordarsi con il curatore: ogni illuminazione è un’interpretazione.
Il segreto della luce, dice il prof. Murano, è come questa finisce nell’ ombra.
La differenza tra la luce su una scultura e quella su una pittura, è che la pittura è corale, quindi può essere letta da diversi punti di vista. Per la scultura è necessario invece cercare il punto di vista giusto, in cui si entra in contatto con la scultura.
Potremmo dire, per Francesco Murano, in nomen omen. Un nome un destino, quando il nome Murano richiama alla mente la luce dei prestigiosi vetri dell’isola veneziana di Murano.
Il libro vuole essere un manuale pratico con cui l’autore condivide generosamente la propria lunga esperienza sul campo, raccontando le potenzialità espressive della luce.
La ricerca delle luce è quella che porta l’opera stessa a mostrare la propria la luce. Questo è proprio quanto è stato fatto alla mostra degli Impressionisti Segreti, in cui si percepisce come la fonte di luce sembra esca proprio dal quadro, che in sostanza è il senso ultimo dell’ impressionismo.
Vittorio Sgarbi, sapiente regista di prestigiose mostre, ha approfondito il rapporto che lega la contemplazione dell’opera d’arte alla luce.
La presentazione è stata infatti ricca di esempi, aneddoti e storie di vita vissuta riguardanti importanti mostre che si sono succedute sempre con grande successo in tutta Italia e che hanno visto la collaborazione del prof. Murano.
di M.Cristina Cadolini