In occasione dell’anniversario della nascita e della morte di William Shakespeare (23 Aprile 1564 – 23 Aprile 1616), ripercorriamo alcune delle trasposizioni cinematografiche più originali tratte dalle sue opere. Il Bardo dell’Avon è ancora oggi fonte di ispirazione e maestro di vita per le nuove generazioni. Le sue opere drammaturgiche e poetiche sono materia di studio e si contraddistinguono per autenticità, per una profonda caratterizzazione dei personaggi e spessore filosofico. Le sue storie, così come la sua figura, sono immortali ed universali.
Le trasposizioni cinematografiche fedeli delle opere di Shakespeare
Sono innumerevoli le trasposizioni cinematografiche delle opere di Shakespeare, tanto da poter essere considerate un genere a sé stante. Molti registi hanno riproposto fedelmente le sue commedie e tragedie.
Sicuramente uno dei registi e attori contemporanei più affezionato alla produzione shakespeariana è Kenneth Branagh. Durante la sua carriera da regista ha proposto diversi rifacimenti delle tragedie del drammaturgo. Ricordiamo “Enrico V” (1989), suo primo lungometraggio, acclamato come una delle migliori trasposizioni cinematografiche di William Shakespeare. Successivo fu “Molto rumore per nulla” (1993) tratto dall’omonima commedia. Nel 1995 diresse invece “Nel bel mezzo di un gelido inverno”, in cui un attore disoccupato mette in scena l’Amleto. Durante le riprese di questo film, Branagh si dedicò anche alla lavorazione di un’altra trasposizione, l’“Hamlet” del 1996. Nel 2006 ha diretto “As You Like It – Come vi piace” e negli altri suoi film da regista ha inserito elementi shakespeariani.
Altro storico estimatore dello scrittore inglese fu Laurence Olivier. Il suo primo adattamento cinematografico di Shakespeare, “Enrico V” (1944), gli valse il premio Oscar, e fu il primo nella storia a vincere come miglior attore in un film diretto da se stesso. Seguirono poi come adattamenti “Amleto” (1948) e “Riccardo III” (1955).
In Italia Franco Zeffirelli, tra i più famosi registi italiani nel mondo, ha riproposto sul grande schermo diverse opere del Bardo, vincendo diversi premi, tra cui due Oscar: “La bisbetica domata” (1967); “Romeo e Giulietta” (1968); “Otello” (1986); “Amleto” (1990)
Altri film fedeli ai drammi originali sono “Macbeth” del 1971 diretto da Roman Polański; “Macbeth” del 2015 diretto da Justin Kurzel; “Il mercante di Venezia” del 2004 di Michael Radford; “Sogno di una notte di mezza estate” del 1999 di Michael Hoffman.
Le rielaborazioni cinematografiche moderne delle opere di Shakespeare
Interessanti ed innovative sono le rielaborazioni cinematografiche dei testi shakespeariani, riadattati a diverse epoche storiche. In molti film sono sapientemente sparsi riferimenti ed omaggi al drammaturgo e alla sua produzione scritta. Di seguito una breve rassegna, in ordine cronologico, dei film più significativi e memorabili del filone shakespeariano.
- “Il trono di sangue” del 1957 di Akira Kurosawa, adattamento cinematografico di Macbeth ambientato nel XVI secolo in Giappone.
- “West Side Story” del 1961 di Jerome Robbins, Robert Wise, ispirato a Romeo e Giulietta e vincitore di dieci Oscar.
- “Ran” del 1985 scritto e diretto da Akira Kurosawa, basato sul Re Lear.
- “Belli e dannati” del 1991 diretto da Gus Van Sant con protagonisti Keanu Reeves e River Phoenix, una libera interpretazione dell’Enrico IV.
- “Riccardo III” del 1995, diretto da Richard Loncraine, una versione moderna della tragedia originale. Ambientato agli inizi degli anni ’30 in Inghilterra, Ian McKellen interpreta lo spietato Riccardo III in versione nazista.
- “Romeo + Giulietta di William Shakespeare” del 1996 diretto da Baz Luhrmann, interessante esperimento in cui viene mantenuto il testo integrale in un’ambientazione completamente contemporanea.
- La Disney ha riproposto alcuni drammi di Shakespeare prima nel 1994 con “Il re leone”, versione animalesca dell’Amleto e poi nel 1998 con il sequel “Il re leone II – Il regno di Simba” ispirato a Romeo e Giulietta.
- “10 cose che odio di te” del 1999 diretto da Gil Junger è una versione in chiave giovanile de “La bisbetica domata”.
- “Hamlet 2000” un film del 2000 di Michael Almereyda che vede Ethan Hawke vestire i panni di Amleto ai giorni nostri.
- “Coriolanus” del 2011 diretto e interpretato da Ralph Fiennes. Come il film di Luhrmann, il testo è quello originale del dramma, con tanto di arcaismi cinquecenteschi, ma l’ambientazione è attuale.
- Italiano ricordiamo il film del 2012 di Paolo e Vittorio Taviani, “Cesare deve morire”. Un docu-film ambientato nel carcere di Rebibbia in cui i detenuti devono mettere in scena il Giulio Cesare di Shakespeare.
Molti altri ancora sono gli adattamenti di questo immenso scrittore. Le sue opere sono tuttora durevoli per le tematiche affrontate relative ai sentimenti, al dubbio, alla condizione esistenziale dell’uomo, alle guerre e all’amore. Tutte le arti continueranno ad attingere all’immane patrimonio che ci ha regalato Shakespeare e grazie a ciò lui vivrà per sempre.
Sara Cerullo
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