Londra. Appena usciti dalla stazione della metropolitana di Baker Street troverete una statua di bronzo di Sherlock Holmes ad accogliervi; a pochi passi (appena 10 minuti a piedi) potete andare a visitare la sua dimora storica in Baker Street 221 B.
Se avete letto i romanzi, o visto i film e memorizzato i racconti, saprete che la stessa Londra è quasi un personaggio nelle storie di Sherlock, ed è difficile immaginare il noto detective vivere in un’altra città. Holmes è il marchio di fabbrica dei londinesi, che lo stampano su tazze e t-shirt al pari della Regina Elisabetta.
Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Arthur Ignatius Conan Doyle, autore della saga letteraria del celebre detective: il ciclo di Sherlock Holmes racchiude, infatti, 4 romanzi, 53 racconti e tre commedie teatrali. Sherlock è probabilmente l’icona del giallo per eccellenza. La sua intelligenza, la sua ironia e le sue capacità deduttive sono solo una parte del suo immortale fascino, che ha ispirato cineasti e scrittori (emulatori) in tutto il mondo.
Anche i suoi hobbies sono molteplici quanti i lati della sua personalità; infatti è un violinista dotato, un abile spadaccino, un pugile, un esperto in chimica e – soprattutto – ha una memoria eccezionale; la quale gli permette di ricordare ogni dettaglio non solo delle sue indagini ma anche … di lettura scandalistica.
Come nasce Sherlock Holmes
“Uno studio in rosso” è il titolo del primo, breve romanzo in cui fece la sua comparsa il detective più famoso di tutti i tempi. Doyle lo scrisse in sole tre settimane e lo diede alle stampe nel 1887.
Da allora e ad oggi, Sherlock Holmes è stato infilato in circa 272 fra film e serie TV, contendendosi con Dracula il ruolo di personaggio immaginario più rappresentato sul grande schermo, ed è entrato nel Guinness dei primati come “personaggio più rappresentato”; pensate che i suoi panni (ed il celebre cappello) sono stati indossati da 70 attori diversi!
Ma… chi era realmente Sherlock Holmes? Ne parliamo oggi con due esperti che lo conoscono piuttosto bene, il regista Ricard Reguant; che ha portato in scena in teatro lo scorso anno una pièce dedicata all’indagine di Holmes riguardante Jack the Ripper e Miguel Ojeda Peral, presidente del Circulo Holmes in Spagna.
MM : Chi era Sherlock Holmes?
R.R. : Credo che la figura di Sherlock abbia un precedente nella figura di un altro detective creato da Edgar Allan Poe: Dupin, con il quale condivide le capacità di deduzione. Tuttavia, Conan Doyle è riuscito a creare un personaggio a tutto tondo, che andava ben oltre le semplici indagini poliziesche. Holmes è un uomo con una strana e allo stesso tempo seducente personalità. Il suo rapporto con la droga, il suo modo vagamente misogeno di vivere in quella casa di Baker Street che condivide con il suo inseparabile Watson… e poi le continue dispute sulla moralità, sul diritto o sulla giustizia, tutto ciò lo rende attraente per il lettore e anche, naturalmente, per lo spettatore in uno qualsiasi dei “formati” in cui ci viene raccontato(TV, Cinema o Teatro).
Entriamo più nello specifico….
M.O. : Per rispondere voglio raccontarvi la mia storia. Quando ero un bambino di circa 16 o 17 anni, come era normale a metà degli anni ’70, divoravo tutti i i fumetti mi capitavano per le mani, che fossero horror, supereroi, umorismo, fantascienza , eccetera. Di tanto in tanto cercavo anche qualche libro da leggere, e così un giorno mi sono imbattuto in un libro con una copertina nera … la cosa speciale era che anche le sue pagine avevano bordi neri. Era una cosa curiosa ed ho scelto di acquistarlo. Questo libro era un po ‘più voluminoso di quelli che avevo letto finora: era una raccolta di racconti, “Le avventure di Sherlock Holmes”.
– Cosa stai leggendo?
– “Le avventure di Sherlock Holmes”.
– O si! il detective con la pipa!
– Ah! Lo conosci? Hai letto qualcosa?
– No, ma ho visto un film.
Questa fu una risposta comune: conobbi molte persone che conoscevano Sherlock Holmes, ma il paradosso è che nessuno aveva letto le sue storie. E così un mondo completamente nuovo si è aperto anche per me. Come molti già sapranno, “Le avventure di Sherlock Holmes” non sono le prime storie del detective che sono state pubblicate, ci sono state prima 12 storie brevi che sono state le prime ad apparire sulla rivista “The Strand“. Prima di questi, Arthur Conan Doyle aveva scritto e pubblicato, senza molto successo, i romanzi “Study in Scarlet” e “The Sign of Four“, che videro il debutto di Sherlock Holmes. Le prime 12 storie sono state poi successivamente raggruppate in un volume intitolato “Le avventure di Sherlock Holmes”, che era quello che mi era caduto in mano. Quando iniziai a leggere ne fui subito conquistato: le sue deduzioni, le sue indagini… Quello era Sherlock Holmes, e noi eravamo Watson!
MM : Perché pensate sia importante “raccontare” e parlare di Sherlock oggi?
R.R. : Perché grazie al personaggio che ha creato Conan Doyle, altri detective immaginari o poliziotti che usano gli stessi metodi Sherlock al momento delle loro indagini si sono moltiplicati. Nessuno dubita che, ad esempio, Agatha Christie si sia ispirata a Holmes per creare Hercules Poirot o Miss Marple, con caratteristiche personali diverse, ma con capacità deduttive identiche. Anche diversi autori americani e molte serie televisive attuali riprendono le caratteristiche di Holmes per creare i loro nuovi eroi. Per tutto questo, penso che Sherlock Holmes sia ancora presente ai nostri giorni, e continui ad esercitare questo potere di seduzione che è rimasto invariato di generazione in generazione.
M.O. : Cosa farei se non ci fossero più storie di Sherlock Holmes? A parte le storie di Doyle, ho scoperto quelli che chiamiamo “pastiches”(apocrifi), ovvero storie di Sherlock Holmes scritte da altri autori. Cercando online, ho visto che c’erano numerose associazioni internazionali dedicate ad esaltare la memoria del detective. Il peccato è che ben poco di ciò che è stato pubblicato all’estero su Sherlock Holmes è arrivato in questo Paese, quindi per gli “Holmesians” spagnoli è stata una benedizione che la collezione “The Archives of Baker Street” (Los Archivos de Baker Street) sia apparsa nei primi anni ’90 “; redatto da Editoriale Valdemar, che ha raccolto alcuni dei migliori apocrifi sul detective. Quella collezione è servita a riunire nel 1992 in un bar di Barcellona alcuni fan, che hanno poi deciso di creare l’associazione Baker Street Acts (Actas di Baker Street), che in seguito nel 1994 è diventata il Circulo Holmes. E così quei “ragazzi” hanno continuato sino ad oggi…quest’anno compiamo 26 anni!
MM : Cosa è che ha reso Sherlock Holmes il più grande investigatore di tutti i tempi?
R.R. : Come ho già sottolineato nella mia risposta precedente, i suoi metodi sono ancora vivi nella letteratura, nel cinema, nel teatro o nella tv. Ma non bisogna dimenticare che la stessa polizia mondiale ha adottato questo tipo di indagine basata sul potere di osservazione e deduzione che Poe ha introdotto per la prima volta nella sua opera; ma che poi Sir Arthur Conan Doyle ha elevato allo status di immortale. E, nonostante tutti i metodi moderni di indagine, cose che evidentemente il detective inglese non aveva nel 1800, la base rimane la stessa.