Si aprono gli archivi vaticani: cosa fece Pio XII contro il nazismo?

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Di Stefano Delle Cave

Il 2 marzo 2020 saranno aperti gli archivi vaticani su Pio XII che fu papa durante la seconda guerra mondiale. Finalmente potrà essere chiarito il ruolo della chiesa nei confronti dell’antisemitismo nazista e non solo

Le carte di Pio XII

Papa Francesco ha annunciato che il 2 marzo 2020 sarà aperta agli studiosi la parte dell’archivio vaticano contenente i documenti riguardanti il pontificato di Pio XII che fu papa durante la seconda guerra mondiale la cui posizione nei riguardi del nazismo appare fino ad ora quanto mai controversa. Una decisione di Papa Francesco che arriva nel momento in cui si parla di un altro mistero riguardante il Vaticano come la sparizione di Emanuela Orlandi nel 1983 il cui cadavere, secondo un messaggio segreto, potrebbe essere nascosto nel cimitero Teutonico del Vaticano.

Gli archivi vaticani e il mistero di Pio XI e Pio XII
immagine tratta da ilmessaggero.it

Il mistero di Pio XI

Uno dei ministeri che potrebbe essere svelato dalla prossima apertura degli archivi vaticani è senza dubbio quello del misterioso discorso scritto negli ultimi giorni di vita da papa Pio XI. Un discorso che sarebbe apertamente contro il regime nazista accusato di essere anticristiano. Un manoscritto, se ne sarà comprovata l’esistenza, di cui l’allora cardinale Camerlengo Pacelli sarebbe entrato in possesso e che avrebbe nascosto nel suo archivio una volta divenuto papa Pio XII

Gli archivi vaticani e il mistero di Pio XI e Pio XII
immagine tratta da santalessandro.org

La posizione di Pio XII

Quello che sicuramente potrà essere chiarito è la posizione di papa Pio XII nei confronti del nazismo e della persecuzione contro gli ebrei. “Di certo si può dire che la denuncia dello sterminio degli ebrei non è stata fatta in modo palese, le sue parole insomma sono state molto più che caute. Sono cose che si sanno. Ciò che non sappiamo è il perché di questa politica, le ragioni e i criteri che l’hanno generata, cosa è accaduto insomma dietro le quinte. Tutto ciò dovrà ora essere accuratamente analizzato”, ha detto Iael Nidam Orvieto studiosa di origine italiana esperta di anti-semitismo e direttrice dell’International Institute for Holocaust Research dello Yad Vashem. Dunque si avvalora sempre di più l’idea che Papa Pio XII non si fosse schierato apertamente contro il regime nazista, quello che si vuole comprendere è cosa successe nelle stanze del Vaticano, il perché di quella posizione riservata. Dall’altro lato però ci sono studiosi che parlano di un papa che protesse molti ebrei facendoli ospitare in chiese, monasteri e conventi fornendo centinaia di certificati di battesimo falsi la cui persona sarebbe stata screditata dalla disinformazione messa in atto dal KGB, il servizio segreto sovietico, come risposta al suo ordine di scomunicare chiunque abbracciasse la dottrina comunista. Un dibattito molto controverso che sta per essere chiarito