Addio a Edna O’Brien, scrittrice irlandese che con la sua trilogia di romanzi iniziati con ”Ragazze di Campagna” (1960) ha fatto scalpore fino a essere censurata in Irlanda.

Edna O’Brien, addio alla scrittrice irlandese

Edna O'Brien

Una scrittrice coraggiosa, una protagonista della letteratura contemporanea che ha saputo dar voce a ogni sfumatura, ogni contraddizione e ogni complicazione dell’universo femminile. Edna O’Brien, nella sua carriera di scrittrice, ha esplorato lungamente la vita delle donne. A dare notizia della sua morte, come riportano i media britannici, è stato il suo agente. La trilogia di romanzi iniziati con ”Ragazze di campagna” ha dato fama alla scrittrice, ma queste opere hanno anche creato scandali nell’Irlanda di quei tempi. La scrittrice irlandese ha donato, attraverso la sua letteratura, voce a quelle donne che lottano contro i sistemi imposti, l’oppressione, l’ostracismo e le aspettative provenienti dalla vita rurale.

Per scrivere ”Ragazze di Campagna”, Edna si era ispira a James Joyce, Scott Fitzgerald, le sorelle Brontë, Cechov, Gogol, Flaubert, Hemingway . Nonostante il successo, il romanzo è stato fortemente criticato e censurato nell’Irlanda cattolica degli anni ’60. Successivamente, Edna O’Brien ha scritto anche altre opere come ‘House of Splendid Isolation’ e ‘The Little Red Chairs’; in Italia le opere della scrittrice sono state pubblicate da diverse case editrici: Elliot, Feltrinelli, Einaudi.

I temi nelle opere

Nata a il 15 dicembre 1930, Edna O’Brien esordisce con The Country Girls, ( Ragazze di Campagna, Feltrinelli) in cui racconta una nuova generazione di donne che perseguono il desiderio di libertà e autonomia. A questo capitolo si aggiungerà The Lonely Girl (La ragazza sola, Rizzoli) e Girls in their married bliss (Ragazze nella felicità coniugale, Edizioni e/o).

Nei romanzi si segue la storia di Caithleen e Baba dall’infanzia fino all’età adulta; al centro dei libri i pregiudizi della società, il maschilismo, la chiusura, il bigottismo e le donne costrette a lottare contro una realtà meschina. Se, come scrive il The Guardian, lo scrittore Philip Roth l’ha definita “la donna più dotata che oggi scrive narrativa in inglese”, il suo editore Faber le ha reso omaggio con queste parole:

”Una delle più grandi scrittrici della nostra epoca. Ha rivoluzionato la letteratura irlandese, catturando la vita delle donne e la complessità della condizione umana in una prosa luminosa e libera, che ha esercitato una profonda influenza su molti scrittori che l’hanno seguita. […] La vitalità della sua prosa era lo specchio della sua voglia di vivere: era la migliore compagnia, gentile, generosa, maliziosa, coraggiosa. Edna era una cara amica per tutti noi e ci mancherà moltissimo. È un enorme privilegio per Faber pubblicarla, e il suo audace e brillante lavoro continuerà a vivere”.

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