Vertice tra Lamorgese e l’amministrazione capitolina, a Roma scatta il piano sicurezza con lo sguardo rivolto verso il 2020
Gli ultimi mesi nella capitale sono stati particolarmente turbolenti. Episodi come l’omicidio di Luca Sacchi o gli spari in via di Boccea hanno diffuso un senso di insicurezza in alcune zone della città. Gli abitanti stessi dei quartieri si sono interrogati sull’efficacia dei controlli e, come nel caso di Centocelle, si sono mobilitati in prima persona organizzando riunioni e marce di protesta.
Per questa ragione i vertici del Ministero dell’Interno e dell’amministrazione capitolina hanno organizzato un summit con lo scopo di discutere ed di elaborare un nuovo piano strategico per la sicurezza nelle strade della capitale. In prefettura si sono incontrati il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Presente anche il capo della Polizia Franco Gabrielli e il vicepresidente della regione Lazio Daniele Leodori.
Lamorgese ha affermato:” Non ci saranno zone franche“. Occhi puntati in particolare sulle attività di spaccio. Le forze che si concentrano sulla lotta alla droga monitoreranno zone come Tor Bella Monaca, San Basilio, Tor Sapienza, Torre Maura, Quarticciolo, Monte Spaccato, San Lorenzo, Termini e Tiburtina. A queste aree maggiormente a rischio se ne aggiungono altre meno tradizionali come Colle Oppio, Trastevere, Eur, Pigneto e Laurentina.
I primi risultati si sono visti ieri, quando i poliziotti perquisendo il quartiere Appio, Tuscolano e Colli Albani hanno eseguito diversi arresti. Posti di blocco organizzati a Cinecittà e Ciampino. Misure straordinarie anche a Centocelle: aumento dell’illuminazione pubblica e tre arresti. Un segnale forte per un quartiere scosso dai roghi degli ultimi mesi.
Il contributo più importante da parte del governo arriverà invece agli inizi del 2020, con l’assunzione di 550 nuovi agenti promessi dalla Lamorgese.