Era stato condannato definitivamente per frode fiscale nel 2013. Ora la svolta della Corte Europea dei diritti dell’uomo che chiede spiegazioni all’Italia per quella condanna. In particolare i giudici di Strasburgo vogliono sapere se Silvio Berlusconi ha avuto un processo equo

Silvio Berlusconi e le domande della Corte Europea dei diritti dell’uomo

La Corte Europee dei diritti dell'uomo e Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, fonte italiaoggi.it

“Il ricorrente signor Silvio Berlusconi ha beneficiato di una procedura dinanzi a un tribunale indipendente, imparziale e costituito per legge? Ha avuto diritto a un processo equo? Ha disposto del tempo necessario alla preparazione della sua difesa?”. Queste, come riportato dal Corriere della Sera, sono alcune delle 10 domande poste dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Interrogazioni a cui l’Italia dovrà rispondere entro il 15 settembre. Una svolta incredibile a otto anni dalla condanna definitiva della Cassazione per frode fiscale. Una condanna che ha comportato la decadenza di Berlusconi come senatore.

Un fatto che ancora oggi comporta parecchie grane all’ex premier come la contestazione sul diritto della Fininvest a detenere le quote oltre il 9,99 % di Banca Mediolanum. Problemi che gli avvocati difensori di Silvio Berlusconi hanno provato a risolvere contestando il verdetto dei 2013. In particolare sarebbero state riscontrate diverse violazioni dei diritti della difesa che vanno dal mancato riconoscimento del legittimo impedimento, al taglio dei testimoni e alla mancata traduzione di alcuni documenti in Italiano. Elementi che sono stati posti prima all’attenzione dei giudici italiani e poi di quelli europei.

La risposta dell’Italia

Molto probabilmente la risposta dell’Italia alle domande della Corte Europea ai diritti dell’uomo sarà negativa. Questo in linea con il respingimento delle istanze della difesa berlusconiana da parte dei giudici italiani. Continuerà dunque un braccio di ferro con Silvio Berlusconi che, dopo aver scontato la pena, ha avuto la riabilitazione ed è stato rieletto al Parlamento europeo.

Stefano Delle Cave