Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio tra Italia ed Inghilterra per parlarvi di una grande scrittrice contemporanea. Parleremo di Sicilia e di intricate storie familiari. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Simonetta Agnello Hornby e alle sue opere

“La trilogia, pensata all’inizio, diventerà una saga. Voglio continuare per spiegare che cosa è avvenuto in questi anni, i drammi, l’orrore della mafia, la corruzione. E per dire che noi siciliani siamo persone perbene e che bisogna conoscere il passato per andare avanti. C’è una parola per definire il modo in cui abbiamo dovuto vivere, “inturciuniato”.

Queste le dichiarazioni di Simonetta Agnello Hornby in una recente intervista sul suo ultimo romanzo intitolato “Punto pieno”. È il terzo capitolo di una complessa e intricata storia familiare cominciata con “Caffè amaro” e proseguita con “Piano nobile”. Al centro di questo mondo La Sicilia che la Hornby pur vivendo in Inghilterra non ha mai dimenticato e che sempre ritorna nei suoi romanzi con il suo dialetto e le sue tradizioni.

Lo stile narrativo di Simonetta Agnello Hornby

Intervista a Simonetta Agnello Hornby, fonte Dialoghi di Pistoia

Sin dall’esordio con “La Mennulara” che nei successivi “La zia monaca” e “Boccamurata” ritroviamo tutti connotati dello stile narrativo di Simonetta Agnello Hornby. Si tratta di un linguaggio fluido in cui si interseca perfettamente il diletto siciliano. Il tutto spesso nella cornice di complesse storie familiari molto spesso legate a doppio filo dall’amore. Un mondo dove personaggi intricati sono tenuti più vivi che mai all’occhio del lettore su uno sfondo di un’intramontabile Sicilia.

“Il male che si deve raccontare” e il mondo delle donne e delle violenze domestiche

Simonetta Agnello Hornby è anche avvocato ed è stata docente di diritto dei minori in Inghilterra. Alla sua professione è legato il libro “Il male si deve raccontare” sottotitolato “per cancellare la violenza domestica”. In esso ci sono storie vere di donne maltrattate fisicamente e mentalmente in diversi contesti come quello domestico e lavorativo, in cui si parla anche degli abusi che subiscono i figli.

Stefano Delle Cave