Jannik Sinner trionfa a Shanghai. L’azzurro numero uno del mondo ha conquistato il Masters 1000 in Cina superando in finale il serbo Novak Djokovic 7-6 6-3 in un’ora e 37’ di gioco. Per Sinner è il settimo titolo in stagione, il numero 17 della carriera.
L’italiano ha battuto il 24 volte campione del Grande Slam per 7-6 (4), 6-3. Sinner ha messo a segno otto aces e 22 vincenti contro i quattro e i 12 di Djokovic. L’altotesino non ha mai affrontato un break point. Per il Sinner si tratta del 17esimo titolo in carriera e il settimo del 2024.
Djokovic puntava al suo centesimo titolo a livello di tour. Solo Jimmy Connors con 109 titoli e Roger Federer con 103 hanno raggiunto il traguardo del secolo nel tennis maschile.
Sinner: “Ho cercato di restare calmo e di non farmi problemi se sbaglio qualche colpo”
“Ho cercato di rimanere molto calmo, di non farmi problemi se sbaglio qualche colpo, ma di continuare a spingere ogni giorno con la migliore energia”. Lo spiega Jannik Sinner raccontando come sta vivendo la pressione legata al caso clostebol.
“Ogni giorno è diverso e sono felice di come sto affrontando le situazioni in campo – rivela il campione di San Candido -. Provo a controllare quello che posso controllare, e sicuramente tra questi aspetti rientrano la mente e il fisico. Per il resto devi solo credere e rimanere composto nei momenti importanti di una partita”.
“Il successo non mi cambierà, né come persona né come giocatore”, prosegue Sinner. “Le persone pensano che se vinci, se hai successo, non hai nessun problema. Ma non è così. La situazione in cui mi trovo chiaramente non è facile e non vorrei trovarmici. Vorrei giocare più libero in campo, provare a divertirmi ancora di più. Ma devi accettarlo”.
Jannik descrive le sue sensazioni durante le gare: “Sento di essere forte quando vado in campo, cercando di non pensarci e di rimanere concentrato in tutto quello che faccio, di dare il 100% in ogni singola partita, ogni singolo allenamento, ogni singola cosa che faccio da quando mi sveglio la mattina”.
Poi ammette: “Chiaramente poi ci sono momenti in cui ci penso, e non è la parte migliore delle giornate. Sono molto grato alle persone che ho intorno, mi conoscono molto bene. Sanno come sono e io so quali sono le persone di cui mi posso fidare: questa è la cosa più importante”.