Jannik Sinner conquista gli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai, superando 6-7(3) 6-4 6-2 un Etcheverry, che per un set e mezzo fa il buono e il cattivo tempo e lo mette in grande difficoltà restando in partita fino all’ultimo. L’altoatesino, in una giornata in cui tutti i match all’aperto sono ancora una volta stati annullati, ha avuto l’opportunità di giocare sul centrale, col tetto, e così sarà anche per Carlos Alcaraz, in campo contro il cinese Wu. Per Sinner, ora, un provvidenziale giorno di riposo: “Domani è un giorno importante per me, è un giorno di riposo. Mi serve tanto e poi spero di essere pronto per la prossima partita”. Che sarà con il vincente tra Ben Shelton, che l’anno scorso lo ha superato proprio agli ottavi, o lo spagnolo Carballes.

La partita tra Sinner e Etcheverry

Un primo set in cui l’argentino gioca molto aggressivo, quasi imprendibile al servizio (82% di prime e il 100% di punti con la seconda) e mette in difficoltà pure un ribattitore come Jannik. Il numero 1 si salva una prima volta dal break nel 7° game, e subito dopo non riesce a sfruttare quella che offre Etcheverry. Sinner, non troppo fresco fisicamente, ha ancora due chance nel 12°, per chiudere il set 7-5, ma due rovesci sbagliati consentono all’argentino di rientrare e poi chiudere aggrappandosi al servizio. Si va al tie break, con un Sinner sempre più stanco che cede più di una volta la battuta e cede 7-3. Nel secondo parziale Sinner riesce finalmente a rompere l’equilibrio restando sul pezzo, con pazienza, aspettando l’occasione concessa da Etcheverry. Jannik si porta avanti 3-2 ma cede immediatamente il servizio. Non perde la calma e, di nuovo, strappa il servizio all’argentino. Soffre, si arrabbia e si prende anche il rimbrotto di coach Vagnozzi: “È il n.25 al mondo, la palla la sa prendere…”. Una scossa che fa bene al n.1 al mondo che poi tiene e chiude il secondo set 6-4. Si gioca il terzo dopo un lungo toilet break dell’argentino. Jannik ha subito 3 palle break ma non riesce ad approfittarne, lo fa subito dopo: nel 3° game si porta avanti 2-1, arriva ad avere due chance per il 4-1 ma nel 6° game si inceppa di nuovo. L’argentino è ancora in partita e per tre volte prova a rientrare: 11 minuti di braccio di ferro che si risolvono con Sinner che mantiene il vantaggio, 4-2. La situazione si ribalta, Jannik strappa il servizio all’argentino e va a chiudere 6-2