Il bosco, il regno delle fate, dei misteri e delle insidie. Per Shakespeare si animava nella brevità e nel calore di una notte estiva, e lo smarrimento che evocava, pare lo stesso della mezza età. “Nascondiamoci da qualche parte… la vita è una..!“. Dalle fantasie prendono vita i sogni ad occhi aperti, anche miracolosi. Destinati a far ‘rinvigorire’ l’animo raggrinzito dell’età di mezzo. Ma le occhiaie, i solchi sul volto, si faranno meno evidenti se al fianco ti segue una splendida fanciulla. “Sogno di una notte di mezza età“, stasera in tv l’elisir di lunga giovinezza si beve in una notte..
Una cena tra amici, come tante. Ma Daniel (Daniel Auteil), convince a fatica la moglie a ricevere il suo migliore amico Patrick (Gerard Depardieu), che ha lasciato la consorte per una venticinquenne. Un’attraente e maliarda spagnola, Emma (Adriana Ugarte). L’onirico si confonde con la realtà, e la fresca bellezza dell’ospite, scatena nel commensale sposato da molti anni, i più accesi pensieri. Un’esplosione di vertigini e turbamenti. Che fanno abbandonare il tetto coniugale, almeno nella fantasia.
Il sogno proibito della mezza età…
Daniel Auteil nel 2018, inventa questa commedia tutta francese, a partire dai protagonisti; Gerard Depardieu, così sensuale, sia da vichingo come fu nel ruolo di Obelix, con un macigno legato sulla schiena, sia con un calice di cristallo in mano da esperto enologo. Sempre nella sua delicatezza francese e mai bruto, come la sua possente massa potrebbe facilmente equivocare. Un attore poeta, con l’animo candido di un bambino. “Deve essere una bella botta di vita!“, questo riuscirà a dire Daniel, sessantenne ammogliato, frastornato e ‘risucchiato’ dal pensiero della storia d’amore del suo coetaneo. “Sogno di una notte di mezza età“, stasera in tv, la ‘femme fatale‘ insidia fin dal titolo originale: “Amoureux de ma femme“.
Il regista del film, suggerisce significative meditazioni, da cogliere tra gli intrighi della trama. Nonostante si parli di desiderio di ‘carni fresche’, e di stato d’animo in discesa sul traguardo degli anni. La leggerezza risolve certi emblematici, e inevitabili, dubbi esistenziali. Niente lacrime sullo scorrere inesorabile del tempo. Ma la vita si ferma con un po’ di gioventù, da custodire interiormente, o affianco. “Lo sai qual è l’età più bella? È quella che uno c’ha giorno per giorno“. Era un’altro film, ma “il sorpasso” sugli anni, lo suggerisce proprio questa frase. Che sia in una notte, di mezza estate, superando le mezze misure, meglio sognare e non perdere mai neanche mezza vita.
Federica De Candia. Seguici sempre su MMI e Metropolitan Cinema!