Soleri: talento scuola Roma al servizio del Padova

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Di Maria Laura Scifo

Ai più attenti il nome di Edoardo Soleri sembrerà piuttosto familiare. Una storia curiosa ha riservato il destino al giovane attaccante di scuola Roma. L’esordio inaspettato in Champions League nel 2015, fino ai gol decisivi segnati con la maglia del Padova quest’anno. Ecco chi è il 22enne che in un prossimo futuro potrebbe tornare in campo nei grandi palcoscenici d’Italia e d’Europa.

La Carriera di Soleri

Cresciuto tra le mura di Trigoria, impressionò particolarmente una stagione con la maglia della primavera della Roma. Nell’annata 2016-17 infatti, riuscì a timbrare il cartellino per ben 36 volte in 37 presenze tra campionato, fasi finali, coppa primavera e Youth League. Molti tifosi giallorossi speravano di trovare in lui un erede di Dzeko o un possibile compagno d’attacco, ma alla fine le cose sono andate diversamente, almeno per il momento.

Nel settembre del 2015 tuttavia, fece in tempo a realizzare un suo sogno: l’esordio in Champions League contro il Bate Borisov. Non seguì una chiamata per la Serie A, ma iniziò una girandola di prestiti. Prima a Spezia, nella serie cadetta, dove scese in campo per 5 volte. Seguirono poi, le esperienze all’estero che toccarono la Spagna, l’Olanda e il Portogallo. Purtroppo, Soleri non riuscì a trovare la sua dimensione e così, quando si è profilata l’ipotesi di un ritorno in Italia, l’attaccante ha accettato di buon grado.

Tappa a Padova

A Padova, Soleri si è fatto subito voler bene grazie ad un gol segnato in una partita molto particolare ovvero, nel derby contro il Vicenza. Oltre ad essere stato decisivo infatti, aveva momentaneamente portato la sua squadra in testa alla classifica. In totale quest’anno sono arrivate tre segnature e si è rivelato essere un portafortuna per il Padova. Ogni volta che ha segnato, la sua squadra ha conquistato i tre punti.

Il minutaggio per quest’anno non sarà stato tantissimo con 768′ giocati in 19 presenze, ma le basi per ripartire ci sono tutte. Chissà che tra qualche anno non riesca a tornare a giocare nei grandi palcoscenici d’Italia e d’Europa.