Ai 5 passeggeri a bordo del sommergibile Titan della OceanGate non rimarrebbero più di 24 ore di autonomia di ossigeno. Diverse navi della Guardia costiera Usa e canadese, assieme anche a navi private, sono sul luogo per le ricerche, ma si tratta di un’area più grande del Connecticut.
Intanto sui media americani si scopre che l’ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate, la compagnia proprietaria del sommergibile, aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza, prima di essere licenziato. David Lochridge poi espose i dubbi sulla sicurezza in una risposta che presentò ad un’azione legale intentata contro di lui dalla società di Stockton Rush. Lochridge parlava di problemi riguardanti il progetto sperimentale del Titan.
L’ex giornalista scientifico della ABC News, Michael Guillen, ha raccontato una esperienza simile a quella che in queste ore sta riguardando il sommergibile turistico Titan.
Nel 2019 un altro sommergibile, sceso a quasi 4 km di profondità per vedere da vicino il relitto del Titanic, sfiorò, un incidente mortale, racconta Guillen che visse in prima persona l’accaduto: “Fummo a un passo dalla morte, fu terrificante” ha detto.
Due dei 5 passeggeri sono il miliardario di origine pakistana Shahzada Dawood, e il figlio 19enne Suleman. Shahzada Dawood ha il passaporto maltese dal 2016 grazie al contestato programma di vendita della cittadinanza introdotto nel 2014 dal governo della Valletta guidato da Joseph Muscat. Lo racconta il Times of Malta, che ha potuto visualizzare il registro pubblico maltese dove e verificare come l’uomo abbia acquistato nel 2016 il passaporto maltese (e soprattutto con esso il diritto alla libera circolazione di persone nello spazio Schengen europeo e di capitali nei 27 paesi Ue) assieme ai genitori Hussain e Kulsum Dawood e ad altri membri della famiglia.
Purtroppo, come sottolinea la testata News Nation, le loro probabilità di sopravvivenza sono estremamente basse, perché storicamente le operazioni di salvataggio di questo tipo hanno riportato risultati particolarmente scarsi in termini di successo, anche a profondità largamente inferiori rispetto a quella a cui potrebbe essere affondato il Titan.