Gli anni ’80 e ’90 si sono contraddistinti, anche, per la massiccia presenza dei cartoni animati che diventarono, per tutti i bambini, un caposaldo imperdibile delle loro giornate. Accanto alle emittenti di spicco (Rai e Mediaset), i ragazzini del Lazio potevano godere di un tesoro di inestimabile valore: l’emittente T.R.E., diventata successivamente Super 3. La star di questa ambiziosa tv laziale era Sonia Ceriola, la conduttrice de “La posta di Sonia” che, come il sole nel suo sistema, era posta al centro della programmazione per i bambini.

Tanti cartoni animati, grazie a Super 3, sono diventati iconici: dai vari Time Bokan (Yattaman, Calendarman ed i Predatori del tempo per citarne alcuni), all’Uomo Tigre o Ransie La Strega. Una fucina inesauribile amministrata da Sonia Ceriola, una seconda madre per tutti i bambini degli anni ’80 e ’90. In quel periodo c’era una gara, dolcemente spietata, per comparire in una puntata de “La posta di Sonia“, un format che metteva al centro della scena i più piccini che venivano intervistati da Sonia e Birillo, il simpatico robot che fungeva da spalla comica.

Un successo enorme, quello della mitica donna dal capello ondulato e corvino, che sfociò anche con l’incisione della famosa “Canzone della buonanotte“, che chiudeva la trasmissione serale dedicata ai bambini, e con la creazione di una bambola che raffigurava la conduttrice. Sonia accanto a Barbie. Ed il giocattolo andava a ruba! Sonia Ceriola, una colonna dell’infanzia di tantissimi bambini oggi adulti, si è intrattenuta ai nostri microfoni ripercorrendo quel magico periodo. Ecco la nostra intervista alla regina di Super 3.

Sonia Ceriola e Birillo
Sonia Ceriola e Birillo

L’intervista a Sonia Ceriola

Apriamo i cassetti della memoria o, più semplicemente, dell’infanzia. Ecco cosa ci ha raccontato la mitica “Sonia di Super 3“:

Hai lavorato per tantissimi anni nello scintillante mondo dello spettacolo: quanto ti manca la televisione? Hai provato a rientrare sul piccolo schermo?

“Il mio lavoro mi manca moltissimo, anche perché il tutto si è concluso in fretta (maggio 2013) e senza saluti finali. Ho provato a rientrare nel sistema, ma pur avendo 24 anni di esperienza, senza un manager è difficilissimo”.

“La Posta di Sonia” e Super 3 ebbero un successo pazzesco: qual era la ricetta di questo largo gradimento da parte delle famiglie?

“Non esisteva una formula magica per le nostre trasmissioni, l’ unica arma vincente era la nostra spontaneità: tutto era fatto a braccio, dalle letterine nascevano le scenette tra me e Birillo”.

Un plebiscito che portò anche all’incisione della famosa “Canzone della buonanotte” ed alla creazione della bambola di Sonia: come nacquero i due progetti?

“Le canzoni seguirono la ripubblicazione di tutte le sigle dei nostri cartoni e la RCA, penso di aggiungere anche i miei testi. Non avevo mai cantato prima ed imparai i testi in auto, mentre andavo al lavoro. Per la bambola,fu un’idea del gruppo ‘La Giraffa’, anche se il risultato secondo me non era perfetto…”

Quali sono i ricordi legati a quegli anni che ancora oggi ti fanno emozionare? Ci fu un bambino che ti colpì più di altri durante le tue interviste?

“In questi 24 anni, ho incontrato migliaia di bambini, di tutte l’ età e di diverse culture. Non ho mai fatto provini, per me andavano tutti bene ed ero felice di potergli regalare un momento di puro protagonismo. Quello che mi è rimasto più impresso nella memoria è un bambino che, con grande convinzione, mi disse che da grande voleva diventare Papa”.

Eri la padrona di casa di un mondo legato ai bambini ed ai cartoni animati. Avevi anche tu un protagonista del cuore oppure un anime preferito tra i tanti passati su Super 3?

“I miei cartoni preferiti erano Bia, Renzi la strega, Fantazoo, Gigi la trottola e Sampei”.

Negli anni ’80 e ’90 ci fu il fiorire di tantissime trasmissioni dedicate ai bambini. Attualmente abbiamo un po’ perso questo retaggio: sono cambiati i tempi? Quanto sono importanti i cartoni animati, secondo te, nell’educazione di un bambino?

“Tutti i nostri cartoni, di provenienza giapponese, erano scelti in base ai nostri ricordi di bambini, insomma decidevamo di ‘pancia’. Oggi molti cartoni animati (canali monotematici) sono creati su basi educative e psicologiche, anche se sono sempre dell’idea che una presenza umana abbia un ruolo di filtro molto importante”.

Chiudiamo con una domanda che, per molti, è più un auspicio: ti sentiresti pronta a tornare in sella conducendo una trasmissione per bambini come ai vecchi tempi?

“Vorrei tornare ad occuparmi dei più piccoli perché gli anni passano ma loro restano gli stessi, cosi anche dei miei ragazzi cresciuti di oggi, che non hanno dimenticato di essere stati bambini”.

Un periodo bellissimo che ha lasciato in tutti quei bambini, oggi adulti, dei ricordi preziosi da custodire per sempre. Vogliamo chiudere questo nostalgico viaggio sulle note della celeberrima “Canzone della buonanotte” cantata da Sonia Ceriola su Super 3

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