Calcio

Sospeso Coltescu, l’arbitro accusato di razzismo in PSG-Basaksehir

L’UEFA ha reso nota la decisione di sospendere l’arbitro rumeno Coltescu fino al termine della stagione. È l’8 dicembre 2020 quando durante PSGBasaksehir il quarto uomo della squadra arbitrale Coltescu utilizza un termine razzista nel dialogo con il direttore di gara per riferirsi a Webo assistente dell’allenatore dei turchi. Le squadre in segno di protesta abbandonano il campo e la partita viene sospesa, con diverse polemiche nei giorni successivi. L’arbitro aveva infatti qualificato come “negru” (in romeno “nero”) il camerunense Achille Webo, non conoscendone il nome e questo ha acceso gli animi di calciatori e staff di entrambe le compagini. La sanzione è arrivata dopo tre mesi ed ecco le motivazioni per cui l’UEFA ha deciso di sospendere Coltescu.

I motivi della sospensione di Coltescu

L‘Organo Disciplinare, Etico e di Controllo Uefa (Cedb) ha deciso di sospendere sino a fine stagione l’arbitro Coltescu, per “comportamento inappropriato” e ha quindi escluso la natura razzista della condotta tenuta durante PSGBasaksehir. Per il rumeno è anche prevista anche la partecipazione ad un programma educativo così come previsto dai servizi arbitrali UEFA. Di seguito un’altra nota interessante della UEFA in merito a possibili analoghi episodi futuri:

Il Cedb ha anche concordato che gli arbitri Uefa dovrebbero essere adeguatamente e specificamente formati per prendere decisioni migliori sulla scelta della lingua e delle parole da utilizzare nelle competizioni Uefa. Nel contesto internazionale, l’uso corretto del linguaggio è essenziale per evitare situazioni come quelle che si sono verificate nella suddetta partita. ”.

Francesco Ricapito

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