La città autonoma di Ceuta è una città spagnola che si trova nel Nord Africa che si trova dal lato opposto di Gibilterra. La città confina quindi con il Marocco, da cui lunedì sono arrivati il numero record di 5mila migranti, di cui mille minorenni. Il confine tra Ceuta e il Marocco è recintato e sorvegliato in modo da limitare gli accessi all’enclave spagnola, che essendo infatti territorio dell’Unione Europea consentirebbe quindi a chi accede ulteriore accesso alle nazioni parte della Convenzione di Schengen, in accordo con il regolamento di Dublino.
I migranti arrivati lunedì sono giunti a Ceuta a piedi lungo le coste oppure nuotando o camminando sfruttando la bassa marea. Sulle spiagge dell’enclave è schierato l’esercito spagnolo per cercare di frenare gli arrivi in massa. Dall’altro lato sembra che la gendarmeria marocchina non stia intervenendo per fermare i migranti che cercano di entrare nell’enclave spagnola. Al momento tra Marocco e Spagna ci sono diverse tensioni dopo che Brahim Ghali, leader del movimento indipendentista dei Sahrawi dal Marocco, è stato ricoverato in un ospedale spagnolo. La ministra degli esteri spagnola Arancha González ha però escluso che i due fatti siano connessi tra loro.
Intanto il premier spagnolo Pedro Sánchez si è subito concentrato sul fenomeno, rinunciando a un viaggio diplomatico a Parigi per gestire direttamente gli arrivi a Ceuta. Le autorità spagnole riferiscono infatti che i numeri visti a Ceuta ieri costituiscono un record senza precedenti. L’intervento del governo è stato tempestivo e infatti ha fatto sapere che 1500 dei 5000 migranti che ieri avevano oltrepassato i confini sono stati già espulsi verso il Marocco.
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