Alzi la mano chi usa la crema solare solo in estate. Rimandati a settembre: la protezione solare è un must tutto l’anno. Ma non solo dal sole: ci sono tantissimi fattori di cui tener conto anche in giornate grigie e piovose come queste di fine inverno. Perché è importante l’SPF anche in inverno?

SPF inverno, estate e tutto l’anno: perché?

Se siete del team “crema solare solo in spiaggia” è bene che teniate conto di alcuni fattori che forse potrebbero farvi cambiare idea. In realtà, è bene specificare che il beauty non è una scienza esatta: come sempre gli esperti si dividono a seconda dei pareri. Per quanto riguarda la skincare, la maggior parte dei dermatologi concorda sul fatto che il modo migliore per utilizzare un prodotto per la cura della pelle è applicarlo la notte. Sia che si tratti di un siero, un prodotto al retinolo e/o una crema da notte. Viceversa, sarebbe bene quindi utilizzare un prodotto con SPF invece di una crema idratante durante il giorno.

Anche se invece altri esperti sostengono che non ci sia bisogno della crema solare sempre, sappiamo una cosa importante. I raggi UVB sono quelli che causano scottature, eritemi e cancro della pelle e sono più diffusi durante i mesi estivi. I raggi UVA, invece, sono responsabili dell’invecchiamento e sono presenti tutti i giorni dell’anno. Persino di notte e durante una giornata nuvolosa e piovosa. E non solo: passano attraverso i finestrini dell’auto e le finestre. E non dimentichiamo la famosa luce blu di telefoni e computer.

Cosa fare?

Secondo Giovanni Leone, direttore del servizio di Fotodermatologia presso l’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, si è espresso in merito. «Nessuna crema può proteggerci al 100 per 100 dalle radiazioni ultraviolette e dai danni che possono arrecare a chi esagera. Restano fondamentali le vecchie regole: stare all’ombra nelle ore più calde, usare anche cappello, occhiali e altri capi d’abbigliamento».

Per orientarsi, è importante sapere che le categorie standardizzate sono quattro: protezione bassa (da 6 a 10), media (15-25), alta (30-50), molto alta (50+). «In realtà al di sotto dell’8, neanche si dovrebbe parlare di protezione – tiene a precisare Leone -. In questo gli Stati Uniti di recente sono stati più chiari col consumatore, poiché le creme con SPF inferiore a 15 non possono avere la dicitura “protegge dai raggi UV”», conclude l’esperto.

(Fonte: Fondazione Veronesi)

Marianna Soru

Seguici su Google News