Un’intera famiglia ricoverata in ospedale per avvelenamento da mandragora. La pianta, tossica per l’uomo, contenuta in alcune confezioni di spinaci surgelati.
La storia è del 30 settembre, ma solo ieri si è diffusa la notizia. Un’intera famiglia è stata ricoverata all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove era giunta in preda ad amnesie e stati confusionali più o meno gravi. Dopo aver visitato i pazienti, i medici del nosocomio meneghino non hanno avuto dubbi: intossicazione alimentare. A causare l’intossicazione della famiglia (padre, madre e due figli adolescenti) sarebbe stata una confezione di spinaci surgelati Bonduelle, contaminata da mandragora.
Ma non si tratterebbe di un caso isolato. Già quindici giorni fa si era verificato un episodio praticamente identico, di cui era rimasto vittima un uomo che aveva consumato spinaci freschi. Identici i sintomi, identica la diagnosi: intossicazione alimentare da mandragora.
La mandragora è una pianta infestante velenosa per l’uomo, che infesta i campi di ortaggi e che, a quanto pare, è stata raccolta e lavorata insieme agli spinaci, finendo quindi sulla tavola della famiglia milanese. I sintomi dell’avvelenamento da mandragora sono secchezza delle fauci, confusione mentale, dilatazione della pupilla in assenza di luce e ritenzione urinaria. L’Asl, in un rapporto inviato all’assessorato alla sanità della regione, ha confermato la diagnosi.
Il Ministero della Salute ha quindi disposto il ritiro dei lotti considerati a rischio, identificati dai numero 5986504-7222 45M63, 15986506, 15995174 e 16008520, tutti con data di scadenza 08/2019, in confezione da 750 grammi. Si tratta degli Spinaci Millefoglie surgelati Bonduelle.
L’azienda, in una nota, cerca di difendersi: «Non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti Bonduelle. Bonduelle sta conducendo il richiamo di alcuni lotti del prodotto`Spinaci Millefoglie Bonduelle´come misura precauzionale». Prosegue poi la nota: «Ad oggi sono in corso accertamenti da parte delle autorità su tutte le verdure consumate per cui non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti Bonduelle. Alla luce di questa situazione, in via precauzionale, Bonduelle ha adottato le misure di sicurezza previste, bloccando la distribuzione, attivando le procedure di richiamo dei prodotti dal mercato e invitando le persone in possesso di una confezione del prodotto menzionato a non consumarlo».
Lorenzo Spizzirri