Spionaggio, in manette il capitano di Fregata Walter Biot. I carabinieri del Ros hanno arrestato l’ufficiale della marina italiana con l’accusa di spionaggio. Assieme a lui è stato messo in stato di fermo anche un ufficiale russo. I due sono stati colti in flagrante in un parcheggio della capitale, dove l’italiano scambiava dossier top secret militari italiani della Nato in cambio di denaro. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parla di “atto ostile gravissimo” e procede all’immediata espulsione dei due funzionari di Mosca coinvolti nella vicenda. La replica di Mosca, “da Roma gesto estremo”.
Spionaggio tra Roma e Mosca: ufficiale della marina italiana consegna documenti militari top secret in cambio di denaro. La Farnesina: espulsi due funzionari di Mosca
La procura militare di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’arresto degli ufficiali italiano e russo. Le ipotesi di reato formalmente sono due: rivelazione di segreti militari e procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio. Il militare rischia fino a 25 anni di carcere. L’ufficiale avrebbe avuto accesso ai documenti in quanto era in servizio allo Stato maggiore della Difesa, potendo così ottenere facilmente le copie dei dossier. Non si sono fatte attendere le reazioni della Farnesina, che non ha esitato a convocare l’ambasciatore della Federazione Russa Sergei Razov per rispondere del grave incidente.
Non trattiene lo sdegno il ministro Di Maio che commenta così l’accaduto, “è un atto ostile di estrema gravità” per il quale “abbiamo assunto immediatamente i provvedimenti necessari“. Il ministro quindi si è subito adoperato per l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti nella vicenda. La risposta di Mosca non si è fatta attendere, che minaccia “risposte simmetriche“, sottolineando l’alta tensione tra Italia e Russia.
Mosca insomma non ha ben accolto la decisione delle autorità italiane, e lo ha chiarito il presidente della commissione della Duma per gli affari internazionali Leonid Slutsky a Interfax “La ‘spiomania’ è arrivata anche in Italia. L’espulsione dei diplomatici è un passo estremo. Sono sicuro che per questo non vi erano ragioni così forti“, un gesto che minerebbe il rapporto bilaterale tra Russa e Italia, mettendo a serio rischio il loro dialogo.
Giovanni Campagnoli