“Sposami, stupido!”: ‘Può baciare lo sposo’, il matrimonio gay francese stasera in tv

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Di Federica De Candia

Si celebrerà il rito solenne, che nessuno in terra osi separare, e la formula suonerà, o tuonerà, così: “Io vi dichiaro marito e…marito“. Una sveglia non caricata, e l’esame che serviva a convalidare il visto studentesco, non si farà. Svegliarsi da immigrato clandestino, questo accade a Yassine (Tarek Boudali, anche regista del film), il ragazzo marocchino che va a studiare a Parigi. “Sposami, stupido!”, la proposta alla ragazza del cafè: “Sono quindici mila euro!”, questa la risposta stasera in tv.

Un film non semplice, faticoso da accettare: ha ricevuto molte critiche dalle comunità francesi che lo hanno accusato di cavalcare vecchie consuetudini, soffermandosi sui gay che pensano sempre al sesso, oppure sul mai superato stereotipo che li vede effeminati. Addirittura le locandine del film si trovarono incollato sopra, la striscia con scritto: “Film certificato omofobo”. Per ottenere la cittadinanza, e risolvere il problema della clandestinità, l’intraprendente studente, si sposa con il suo migliore amico, Fred (Philippe Lacheau). Geniale e pratica iniziativa, tranne per il fatto che l’ufficiale dell’immigrazione, Dussart (Philippe Duquesne), intuisce la finta unione matrimoniale.

Sposami, il matrimonio contratto

Ti sposo io se vuoi!“, la signora anziana (Manuela Gourary), non se lo fa ripetere due volte. Il regista, Tarek Boudali, difende la propria opera: “Non ho voluto ferire nessuno, e nessun omosessuale, il mio umorismo è fatto per accogliere, non per dividere”. “Sposami, stupido!” è uscito nel 2017 in Francia, e stasera sarà in prima visione tv. Si rifà alla pellicola statunitense “Io vi dichiaro marito e… marito“, dove il matrimonio tra due uomini avviene per incassare una pensione di reversibilità. Il regista s’immedesima nella trama e dichiara apertamente: “Date le mie origini marocchine, ho pensato che se fossi stato senza i documenti in regola, avrei chiesto al mio migliore amico di sposarmi, senza pensare troppo alle conseguenze“. 

Si ride, soprattutto in Francia. Dove la coppia comica “bande à fifi“, protagonista stasera in tv in “Sposami, stupido!”, riesce a formare le file ai botteghini, tutto sotto l’allegra e scanzonata parodia del ‘vizietto’. Il luogo comune degli omosessuali vestiti come i nostrani ‘centocelle nightman’, o i ‘Village People’, non viene certo superato. Vestiraranno trash anche il cane. Ma il progetto è genuino, mira solo a far ridere. Si perdoni il termine checca ripetuto costantemente, e l’humour che cerca le impennate nelle storie d’amore gay. Ma il matrimonio verrà consumato? Spetta a quel segugio dell’autorità scoprirlo. Intanto, un altro bollo sul visto d’ingresso è stato posto, oltre quello di omofobo sul manifesto.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici!