Già dal giorno del suo lancio, avvenuto il 17 settembre, “Squid Gameè la serie più vista di sempre su Netflix. Oltre alla trama avvincente, i fan sono impazziti anche per le maschere indossate dalle guardie dell’isola. Più di 40mila ragazzi hanno già scaricato dal web le maschere in 3D apparse nella serie sudcoreana, merito anche della vicina festa di Halloween. Ma qual è il vero significato dietro il triangolo, il cerchio e il quadrato disegnati sulle maschere?

“Squid Game”, il significato dietro le forme geometriche

La serie racconta l’avventura di 456 persone coperte da debiti che partecipano a giochi mortali per vincere 45,6 miliardi di won (circa 33 milioni di euro). A controllare i giochi e uccidere i perdenti, ci sono dei guardiani vestiti con una tuta rossa e il volto coperto da una maschera scura. Su ogni maschera c’è un simbolo, che può essere un triangolo, un cerchio o un quadrato simili a quelli disegnati sui joystick della Playstation.

Guardie diverse indossano maschere diverse a seconda del loro grado nella gerarchia dell’organizzazione. Questo sarà apparso abbastanza chiaro agli spettatori che hanno seguito le avventure del poliziotto infiltrato, al quale venivano richieste mansioni diverse a seconda della maschera indossata. Il cerchio indica il lavoratore semplice, il triangolo identifica i soldati armati e il quadrato i dirigenti dell’organizzazione del gioco. E’ evidente l’analogia con la divisione della società in classi per rappresentare le forti disuguaglianze in Corea del Sud, un tema molto presente nella cinematografia del paese.

La scelta delle forme geometriche nasconde anche altri significati legati alla cultura sudcoreana. Questi simboli rimandano alle lettere dell’alfabeto coreano: il cerchio indica la lettera O, il triangolo la lettera J e il quadrato è la lettera M. Insieme le tre lettere formano un acronimo, OJM, che richiama l’Ojingeo Geim, il gioco che ha ispirato la serie tv.

Gli sceneggiatori della serie hanno scelto accuratamente anche le divise da far indossare alle guardie. La tuta ricorda quella degli operai, mentre il colore rosa brillante tendente al rosso è associato all’infanzia e all’innocenza. Il significato associato al colore contrasta nettamente con il ruolo violento che le guardie devono svolgere nei giochi. Le tute dei giocatori, verdi e bianche, ricordano invece l’abbigliamento che i ragazzi indossano nelle palestre scolastiche. Inoltre, la scelta di identificare i giocatori per mezzo di un numero e non con il loro nome, serve a sottolineare la perdita d’identità da parte dei protagonisti una volta entrati nel gioco.

Giulia Panella

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