Compie 74 anni Stan Smith, modello d’ispirazione per l’Adidas

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Di Redazione Metropolitan

Compie 74 anni Stan Smith, per alcuni ex tennista professionista, per tutti le celebri scarpe dell’Adidas. Inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1987, merita di essere ricordato al pari dei grandi di questo sport. In occasione del suo compleanno, ripercorriamo la carriera di questo giocatore, divenuto in seguito modello per il celebre marchio di scarpe.

Stan Smith: altro talento della scuola statunitense

Originario di Pasadena, in California, Stan Smith inizia a farsi notare già durante gli anni universitari. Viene infatti nominato per tre volte All-American, titolo assegnato agli atleti dilettanti che più si sono distinti nel loro campo. Le prime soddisfazioni a livello professionistico arrivano dal doppio, grazie alla prolifica collaborazione con Robert Lutz. Insieme a Robert, infatti, Stan riesce ad ottenere la sua prima finale Slam nel 1968, vincendo lo U.S. Open. La coppia statunitense si ripete anche agli Australian Open del 1970, sconfiggendo in finale la coppia australiana formata da John Alexander e Phil Dent. Nello stesso anno Stan partecipa alla prima edizione della Masters Cup, le odierne ATP Finals, vincendo il titolo sia in singolare che nel doppio, in coppia con Arthur Ashe.

L’anno più prolifico è il 1971, dove Stan conquista ben 4 finali Slam, due in singolo e due in doppio. Vista sfumare la finale in singolo a Wimbledon dove cedette a John Newcombe, riesce invece a trionfare allo U.S. Open avendo la meglio su Jan Kodes. A livello di doppio esce invece sconfitto in entrambe le finali: al Roland Garros con Tom Gorman, agli U.S. Open in coppia con Erik Van Dillen. Sempre con Van Dillen, Stan perde anche la finale di Wimbledon 1972, riuscendo invece a trionfare in singolo ai danni del rumeno Illie Nastase. Nel 1973 infine, ottiene la miglior posizione nel ranking, attestandosi al terzo posto.

Smith-Lutz: una coppia inseparabile

Stan Smith e Robert Lutz - Photo Credit: Getty Images
Stan Smith e Robert Lutz – Photo Credit: Getty Images

Gli ultimi anni della carriera di Stan Smith sono caratterizzati dal sodalizio sportivo con Robert Lutz. Se in singolo erano già molto forti, in doppio era quasi impossibile sconfiggerli con ben 36 titoli conquistati insieme. Nel 1974 ottengono tre finali Slam consecutive partendo dall’Open di Francia, trovando la vittoria solamente agli U.S. Open contro la coppia di cileni formata da Cornejo e Fillol. I due statunitensi centreranno la finale in terra americana per tre anni consecutivi, dal 1978 al 1980. Delle tre finali, mancano l’appuntamento con la vittoria solo nel 1979 quando devono arrendersi alla coppia Fleming/McEnroe. Nel 1981 Stan gioca la sua ultima finale, a Wimbledon, dove in coppia con Lutz cedono nuovamente al duo Fleming/McEnroe.

Al di là dei risultati fin qui ricordati, Stan Smith sarà sempre ricordato come l’uomo Davis. Su dieci partecipazioni in totale, infatti, Stan riuscì ad ottenere il successo finale in ben sette occasioni. Tra tutte, quella che verrà ricordata maggiormente è l’edizione del 1972, dove gli Stati Uniti si imposero per 3-2 contro la Romania. Un contributo decisivo lo diede proprio Stan Smith, piegando al quinto set Ion Tiriac dopo quasi tre ore di gioco. Celebre fu anche la dichiarazione rilasciata da Stan in quell’occasione, dove affermò di aver superato i giudici di linea peggiori che avesse mai visto.

L’Adidas celebra il campione statunitense

Nel 1971 l’Adidas, sponsor tecnico di Stan Smith, propose allo statunitense di indossare un nuovo modello di scarpe. Il nuovo modello si chiamava Haillet, in onore del tennista francese Robert Haillet. Nel 2011, a distanza di quarant’anni, l’Adidas decise di immettere sul mercato un modello rivisto e corretto delle storiche scarpe, intitolandole a Stan Smith.

Modello Stan Smith dell'Adidas - Photo Credit: Adidas.com
Modello Stan Smith dell’Adidas – Photo Credit: Adidas.com

A differenza delle tradizionali scarpe dell’Adidas, il modello Stan Smith presenta due peculiari differenze. La prima è che sulla linguetta non si trova il logo tradizionale, ma l’immagine stilizzata di Stan. Sui lati, invece, al posto delle tre strisce identificative, vi sono tre righe di buchi che consentono una miglior circolazione dell’aria. Il paradosso? Il modello in questione non è adatto né per praticare sport, né tantomeno per giocare a tennis.

Buon Compleanno, Stan.

MATTEO PROIETTI