Stefania Sandrelli è legata ad un uomo di nome Giovanni Soldati. Di questa storia ne ha parlato la stessa Stefania nel corso di un’intervista rilasciata un po’ di tempo fa a Francesca Fialdini nel salotto di Da noi a ruota libera.
Stefania Sandrelli, chi è il compagno Giovanni Soldati
È un noto regista e sceneggiatore italiano di grande successo e tra l’altro anche molto conosciuto e popolare. Da diversi anni Giovanni è il compagno di Stefania Sandrelli un’ attrice di grande successo ed icona del cinema italiano. E’ nato a Roma sotto il segno del Toro il 1 giugno 1953. Di lui sappiamo ancora che è un regista e sceneggiatore italiano di grande successo ed è anche piuttosto conosciuto e popolare. Figlio dello scrittore e regista Mario Soldati e di Giuliana Kellermann, ha studiato a Cambridge prima di cimentarsi nel mondo del cinema. “Non ci siamo sposati un po’ per mancanza di tempo, un po’ per scaramanzia. Di sicuro è l’uomo della mia vita, quello che mi ha accolta con più dedizione e generosità. Tra noi ci sono grande affetto e fiducia reciproca. Stiamo bene insieme senza tragedie e senza enfasi“. Questo quanto dichiarato un pò di tempo fa dalla Sandrelli.
La coppia è ancora oggi felicemente innamorata dopo 37 anni d’amore. Dal 1983 Giovanni e Stefania sono una delle coppie più longeve del mondo del cinema italiano; un rapporto importante che ha superato anche la differenza di età visto che il regista è più giovane di ben sette anni. Una minima differenza d’età che non è mai stato un problema per il loro amore, un sentimento forte, intenso che non li ha mai spinto a compiere il grande passo del matrimonio. A sottolineare come mai la coppia non si mai convolata a nozze ci ha pensato la stessa attrice che alla stampa ha dichiarato: “un po’ per mancanza di tempo, un po’ per scaramanzia. Di sicuro è l’uomo della mia vita, quello che mi ha accolta con più dedizione e generosità. Tra noi ci sono grande affetto e fiducia reciproca. Stiamo bene insieme senza tragedie e senza enfasi” – precisando però – “di sicuro è l’uomo della mia vita, quello che mi ha accolta con più dedizione e generosità”.