Storie di Scrittori: tre autori emergenti a confronto

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Di Redazione Metropolitan

Filippo Accettella, Emanuele Argilli e Giuseppe Serto. Tre nomi emergenti nel mondo degli scrittori, molto diversi fra loro, ma con una passione comune.

Inseguire un sogno non è mai facile, specialmente se tale sogno è di scrivere. Ci si chiede spesso se scrittori in qualche modo “si nasca” o si diventi nel tempo e forse non c’è una vera risposta a questa domanda.

Ma cosa spinge un autore ad inventare una storia? Come capisce che scrivere diventerà parte del suo essere? Da quale strano meccanismo nascono i libri che leggiamo e che arriviamo magari ad amare o odiare?

Provano a raccontarcelo tre scrittori, che non potrebbero essere più diversi, sia per i generi che trattano, sia per i percorsi editoriali, ma accomunati dalla stessa passione.

Filippo, scrittore per necessità

Classe 1971, Filippo Accettella è un autore Romano giunto in pochi anni al suo quinto libro, grazie ad una prosa sintetica, ma molto intima.

Ha iniziato a pubblicare nel 2016 con Barataria, libro in cui racconta la storia della sua famiglia, che dal 1945 gestiva un teatro di marionette. Prosegue poi con Alluvione (2017), che racconta l’Alzheimer attraverso un paragone con lalluvione del Polesine, con Rischiare (2017) in cui l’intervista ad uno scrittore indaga l’arte e i rapporti generazionali, Meta (2018), sua prima raccolta e Trifoglio (2019) sua ultima fatica, interamente scritta in forma di dialogo.

La copertina di Barataria di Filippo Accettella, mostra una foto surreale di un uomo sospeso a mezz'aria, richiamando le marionette del teatro di famiglia dell'autore.
La copertina di Barataria, di Filippo Accettella – dal sito dell’Editore

Quando gli domando cosa l’ha portato ha scrivere, non ha dubbi:

La scrittura ha sempre fatto parte del mio DNA, ho sempre scritto fin da quando ero bambino. Questa passione di scrivere è figlia della passione di leggere. Credo che la scrittura nasca dalla necessità di far uscire qualcosa da me, di leggerlo su delle pagine e rifletterci sopra. Gli argomenti che scelgo sono quelli che di volta in volta sento dentro di me.

“E’ una necessità di cui non posso fare a meno.

Come carburante per la creatività, Filippo utilizza una miscela tra letture diversificate e studio tecnico dello stile tramite una scuola, che gli ha permesso anche di confrontarsi con altri scrittori.

Il suo percorso lo ha portato a pubblicare su diverse riviste antologiche, prima di incontrare il suo editore attuale, L’Erudita.

Giuseppe, scrittore per gioco

Un percorso più tortuoso e avventuroso, come il genere cui si dedica, il percorso di Giuseppe Serto. Giovane del Cosentino, Giuseppe è il trentunenne autore di Cronache da Antaliaterra (2018), primo libro del Ciclo di Essentia.

La copertina di Cronache di Antaliaterra mostra una spada verso l'alto. Sullo sfondo una foresta. I due richiami all'ambiente fantasy del libro.
Copertina di Cronache di Antaliaterra – dal sito dell’Editore

Il racconto fantasy, ambientato in un mondo popolato da creature magiche e dominato da grandi imperi, è il primo lavoro completo del giovane autore dopo molti racconti brevi nel cassetto.


I miei racconti nascono dalla passione per i videogiochi, dai vari Final Fantasy, fino all’ultimo The Witcher. Potrei citarne tanti altri […] che mi hanno appassionato. Direi che queste sono le fondamenta per cui ho iniziato a scrivere, volevo creare semplicemente i miei mondi fantastici.

Giuseppe racconta così il suo ingresso nel mondo del fantastico, confessando che si è presto trovato la mente così affollata da questi racconti da sentire la necessità di metterli su carta. Dopo anni di quaderni pieni di piccole storie frammentarie, ha infine deciso di metterli insieme e di farne una saga, di cui è disponibile il primo libro.

Il suo percorso verso la pubblicazione con Link Edizioni, è stato lungo e accidentato ed è passato per il web. Attraverso blog e piattaforme dedicate, ha cercato fin da subito di far sentire la sua voce, senza però sentirsi soddisfatto da quell’ambiente. Tramite una di queste piattaforme, però, ha trovato il suo editor, che l’ha indirizzato verso una casa editrice della sua regione.

Ripensando al suo primo libro ammette di averlo scritto con uno stile ancora grezzo, ma di avere molto in programma per il futuro, a partire da un altro racconto fantasy, che avrà come cornice la Roma degli Anni Sessanta.

Emanuele, scrittore per caso

Anche Emanuele Argilli, ventinove anni, romano, è al suo libro d’esordio con Abissi Stellari, una raccolta di racconti di fantascienza.

Ispirati ai temi più classici della fantascienza, in particolare ad Asimov, i suoi racconti non risparmiano allegorie e citazioni bibliche. La sua passione per il genere è nato dalla lettura dei classici pubblicati dalla collana Urania.

La copertina di Abissi Stellari mostra l'immagine in bianco e nero di una nebulosa, in tema con il genere fantascientifico del libro
La copertina di Abissi Stellari, di Emanuele Argilli- dal sito dell’editore

Del suo percorso ricorda di aver iniziato a scrivere per gioco, per vivere all’interno di quel mondo interiore che le sue letture avevano creato.

Fin da bambino mi piace leggere, mi piace vedere film e mentre lo faccio non assumo l’atteggiamento del lettore o dello spettatore passivo. Mentre vedo o leggo, invento anche. Per cui non saprei piazzare un momento della mia vita in cui ho iniziato.

La pubblicazione arriva inaspettata, quando per caso Emanuele scopre il suo editore e decide di mandargli il manoscritto. Dopo un lungo editing e l’aggiunta di altri racconti, la sua opera arriva sugli scaffali delle librerie.

Le sue ambizioni per il futuro? Essere letto da più persone possibili, specialmente dai ragazzi, nei quali vuole suscitare l’amore per la lettura.

Tre storie molto diverse, ma con moltissimi punti di contatto, che ci danno uno scorcio sul mondo degli scrittori e sul loro modo di coltivare i propri sogni.