Nello sport spesso non facciamo caso a distinguere l’uomo dal giocatore e viceversa. Se ripenso a tutti i grandi campioni che hanno segnato l’infanzia della mia generazione (parlando ovviamente di Serie A) penso subito ai vari Kaukenas, Datome, Diener ecc… Ma se devo pensare all’uomo congiunto al campione in un unica persona mi viene subito alla mente il nome di Tomas Ress. Dotato di grande altezza e grande agilità Ress appartiene al basket come dalle sue parti in Trentino si appartiene alla neve. Il grande talento e le grandi doti fisico atletiche vengono subito notate dalle vu nere della Virtus Bologna che non esitano a portarlo in maglia bianconera. La carriera di Tomas però ha una svolta quando arriva una chiamata da oltreoceano.
Il Liceo e la NCAA
Fino alla metà degli anni 2000 gli USA cestisticamente parlando sono stati un utopia per ogni giocatore proveniente dall’Italia. Tomas Ress può dire di essere stato uno dei primi a sdoganare questo mito. Infatti nel 1999 dopo essere stato alla Virtus decide di trasferirsi in America e tentare la carriera “scolastica”. Dal 1998 al 1999 gioca al liceo Hileah Champagnat Catholic dove gioca una buona stagione che gli vale la chiamata da Texas A&M squadra di Division 1 dove giocherà fino al 2003
Il ritorno in Italia
Nel 2003 torna in Italia alla Scavolini dove debutta in Eurolega e raggiunge la semifinale scudetto confermandosi come un ottimo giocatore di contorno per una squadra potenzialmente da scudetto. Il giocatore è un lungo moderno capace di tirare e volare con grande agilità a canestro. Nel 2005 le strade di Ress e Pesaro si separano, seguono due stagioni a Bologna e Reggio Emilia dove conferma il suo livello.
Siena e la consacrazione
Parlare delle 7 stagioni di Ress in maglia Mens Sana non è facile. Parlare di quello che ha vinto in Italia (tutto senza se e ma) oppure delle Final Four di Eurolega giocate potrebbe risultare riduttivo. Ma parlare di come Ress abbia messo il cuore per la Mens Sana in ogni pallone in ogni rimbalzo e in ogni partita potrebbe essere il giusto modo per rendergli omaggio. L’ultimo capitano della corazzata che ha dominato in lungo e largo il nuovo secolo. Storica rimarrà la sua reverse su Cervi in un Siena-Reggio Emilia di Playoff, una di quelle giocate che non ti cambia la partita ma la serie. Tomas Ress sarà purtroppo costretto a chiudere la carriera a Venezia dove comunque chiude in bellezza vincendo uno scudetto. Nonostante l’amaro finale della storia Ress rimarrà indiscutibilmente un grande campione e un grande uomo che ha lasciato il segno nel nostro basket.