Story of Season: Pioneers of Olive Town, recensione: un sim agricolo fin troppo tranquillo

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Di Angelo Roberto Di Mauro

Story of Seasons: Pioneers of Olive Town, disponibile dal 26 marzo è il nuovo capitolo della serie Story of Seasons, nuova denominazione di un’altra serie (proprio Harvest Moon) che tanto successo ha avuto nel corso degli anni su console Sony e Nintendo e che proprio nel 2021 ha festeggiato 25 anni di vita. Lo abbiamo provato su ps5 e questa è la nostra recensione.

Story of Season: Pioneers of Olive Town, recensione: una nuova avventura ci aspetta

Story of Seasons: Pioneers of Olive Town è un nuovo capitolo dell’omonima saga e, a differenza di Friends of Mineral Town, non è basato su un precedente capitolo del franchise. Si tratta quindi di un nuovo capitolo, nonostante la trama non presenti novità di particolare interesse. Ci ritroviamo, infatti, ad abbandonare la città per vivere nella tranquilla Olive Town e gestire una fattoria, precedentemente appartenuta al nonno. Qui incontrerà nuovi amici, farà sbocciare nuovi amori, rimetterà in sesto la fattoria della sua famiglia ed incontrerà gente particolare.

Marvelous inc colpisce ancora con Story of Season: Pioneers of Olive Town

Marvelous Inc. è una casa produttrice di videogiochi e anime giapponese, fondata nel 2011 come risultato della fusione di Marvelous Entertainment con AQ Interactive e Liveware. Grazie a loro dobbiamo la nascita della serie Story of Seasons, arrivata in Giappone nel 2014 e in Europa un anno dopo. Questa avventura, che ricorda altri titoli come Fantasy Life, Harvest Moon e Rune Factory 5, racchiude un’esperienza molto rilassante, con un sistema di crafting progressivo e di personalizzazione molto ampio.

Sono molte le novità che riguardano  Story of Seasons: Pioneers of Olive Town rispetto ai predecessori ed alcune di queste rendono il titolo alquanto intrigante. Per la prima volta nel franchise il/la protagonista può subire una personalizzazione completa scegliendo diverse acconciature, cambiando i colori degli occhi, la struttura del corpo e parte dei movimenti. Questi sono soltanto alcuni degli elementi che il team di sviluppo ha permesso al giocatore di personalizzare, dando così vita ad un avatar unico. In questo modo due giocatori avranno un personaggio completamente unico e tale elemento rende l’avventura più personale.

Story of Season: Pioneers of Olive Town, recensione: Inizia tutto da un pollaio

Con gli strumenti giusti si inizia così ad abbattere alberi per procurarsi il legname, a seminare là dove possibile, a raccogliere piantine, a spaccare rocce con un grande martello per sbloccare dei passaggi, a raccogliere in miniera materiali utili alla costruzione con il piccone e a innaffiare manualmente i pezzi di terra coltivati. Queste naturalmente è l’ABC del gioco (e un po’ dell’intera serie), ma presto ci si accorge di come le cose da fare siano davvero tante.

Un altro elemento importante del gioco è l’evoluzione delle strutture, che possono essere potenziate, migliorate e ingrandite (la tenda ad esempio è destinata a diventare una vera e propria abitazione) con sempre nuovi materiali e investimenti in denaro. Lo stesso discorso vale per gli strumenti del nostro contadino virtuale, che vanno potenziati per essere più efficaci e veloci nell’utilizzo, cosa di cui si avverte l’esigenza nelle fasi avanzate del gioco, soprattutto dopo aver sbloccato nuove aree e nuove tipologie di materiali.

I vari NPC di Story of Seasons: Pioneers of Olive Town

La città di Olive Town è piena di NPC di vario genere, dal sindaco Victor che ci darà le basi del gioco al carpentiere Nigel che ci aiuterà ad espandere la casa. Esiste un sistema di cuori che conta un po’ come il nostro legame con quel NPG: più sarà alto, più avremo la possibilità di avere una relazione con loro. Potremo instaurare delle romance e sposarci con un NPC a nostra scelta. Dopo aver impostato la data del matrimonio, dovremmo scegliere il nostro abito. Il sindaco ci porterà da Karina, la hair-stylist che preparerà quattro diverse opzioni di abbigliamento e acconciatura per il giorno più importante della vita del nostro personaggio. Questa scelta di abbigliamento è solo per il nostro pg e non puoi scegliere l’abito per il nostro futuro coniuge, poiché tutti i candidati al matrimonio hanno abiti da sposa unici.

Gli animaletti carini che potremmo allevare

Su Story of Seasons: Pioneers of Olive Town potremmo addomesticare animaletti vari, tra mucche, galline e lama che ci forniranno materiali per il cibo. Una volta che ci avviciniamo a loro, se abbiamo una stalla, possiamo adottarli, dargli un nome e dargli da mangiare e coccolarlo per aumentare il suo indicatore cuori e farci amare di più da una gallina che ci produrrà tante uova. Con questi materiali potremmo cucinare nuovi piatti per ripristinare i nostri cuori dopo una giornata di lavoro a raccogliere risorse.

Scatta foto al mondo circostante e condividilo con i tuoi amici

Questa personalizzazione dettagliata rende Story of Seasons: Pioneers of Olive Town un gioco esteticamente unico. Un altro strumento che è stato aggiunto è la macchina fotografica. Una volta equipaggiata ed utilizzata, permette di impersonare il proprio avatar “in primo piano” con l’obiettivo di fotografare il mondo circostante. I giocatori possono così scattare immagini della vita di Olive Town e della sua natura, al fine di condividere le immagini con gli amici e tutto il mondo. Per permettere questo, nell’area est del villaggio è possibile attivare una funzione Online che permette non solo al proprio avatar di visitare altre cittadine, ma anche di condividere le proprie immagini. Esse appariranno durante i caricamenti, al fine di renderli più simpatici.

La grafica semplice e caratteristica dei farming simulator orientali

Graficamente il gioco è molto semplice e basilare, i caricamenti però a tratti fin troppo lunghi e le immagini durante le schermate sembrano un po’ buttate lì, ma dal genere non ci aspettiamo molto di più. Spiace vedere che il gioco non sia stato localizzato in italiano. Per fortuna una patch rilasciata dopo il lancio ha migliorato sia le prestazioni, con dei caricamenti più veloci e un calo di frame rate più raro, che ancora accade alle volte.

Story of Seasons: Pioneers of Olive Town: in conclusione

Story of Seasons: Pioneers of Olive Town è un farming simulator moderno. Le meccaniche sono solide, l’atmosfera è quella rilassante e gioviale tipica del genere e tutti gli elementi del farming (raccolti, animali, crafting, potenziamenti) sono al loro posto. Il gioco mette alla prova le abilità del giocatore, ma allo stesso tempo permette di raggiungere i traguardi più importanti in early game, dando poca longevità al gioco. L’impianto sociale con i PNG è riuscito a metà e anche qui si avverte una certa mancanza di profondità, anche se il risultato finale è comunque decisamente migliore rispetto al coevo Harvest Moon: One World.

STORY OF SEASONS: PIONEERS OF OLIVE TOWN|PROVATO SU PS5

  • Un farming simulator moderno e caratteristico per il suo genere
  • Flora e fauna molto variegata
  • Sistema di crafting avanzato
  • La mancanza della lingua italiana potrebbe limitare il target
  • Qualche calo di frame rate in zone più dettagliate
  • Longevità del gioco smorzata dagli archievement sbloccati in fasi iniziali di gioco

VOTO: 7

Angelo Roberto Di Mauro

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