Oltre 60 i cadaveri recuperati sul litorale di Crotone. Continuano le ricerche per recuperare le vittime del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto ieri sulla spiaggia di Steccato di Cutro.
La nave spezzata in due a pochi metri dalla riva
Sono stati finora 60 i corpi recuperati dal naufragio avvenuto ieri sulle coste calabresi, tra questi si contano una ventina di minori , due gemellini di pochi anni e un bambino di un paio di mesi. Si teme di arrivare oltre i 100 morti.
Secondo le testimonianze il barcone trasportava tra le 120 e le 250 persone, migranti provenienti da Iran, Pakistan e Afghanistan. L’imbarcazione si sarebbe schiantata contro gli scogli a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro, quando la meta sembrava ormai raggiunta.
Alle vittime senza nome sono stati assegnati dei codici di riconoscimento. Krl4f9 la vittima numero quattordici, una bambina di appena 6 anni che il mare ha restituito senza vita e con una scarpa sola. Kr31F50 la donna sbattuta sulla spiaggia dalle onde. Queste e molte altre le vittime dell’ennesima strage del mediterraneo.
Risveglio delle coscienze per la politica
L’accaduto ha smosso l’opinione pubblica suscitando grande commozione, per la politica è il momento delle prese di posizione. In una nota del della Presidenza del Consiglio Giorgia Meloni insiste sull’impedire le partenze, in linea con quanto dichiarato dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi.
Il leader del Movimento 5 Stelle Conte punta il dito verso l’Unione Europea scrivendo dal suo profilo Facebook:
Ora serve mettere da parte gli slogan e far sì che l’Europa sia davvero presente, solidale e compatta nel gestire e controllare i flussi migratori. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri valori, alla speranza che era negli occhi di chi oggi ha trovato la morte.
Vittoria Baldino, vice capogruppo Movimento 5 Stelle a Montecitorio afferma che l’errore deriva da chi propone “facili soluzioni” come il blocco navale delle Ong. Intanto tra polemiche e indignazioni sono state fermate due persone di nazionalità con l’accusa di essere gli scafisti incaricati di portare i migranti in Italia.
Simona Alba
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