Strane esplosioni a New York: incendi nei tombini e palazzi che tremano

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Di Marianna Soru

Dalle 6 di questa mattina si sono registrate strane e frequenti esplosioni a New York. Le cause sono ancora da accertare; numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco che hanno registrato mancanza di corrente elettrica ed forti rumori che hanno letteralmente fatto tremare i palazzi.

Esplosioni a New York, le testimonianze

Le richieste di intervento si sono concentrate nella zona di Roosevelt Island, la stretta isola nell’East River di New York tra l’isola di Manhattan e il Queens. I vigili del fuoco hanno riferito che le chiamate hanno spiegato che sono state avvertite una serie di piccole esplosioni attorno a un edificio della zona, che hanno addiritturafatto tremare i palazzi vicini. Il palazzo in questione è quello al 580 di Main Street, la strada principale dell’Isola. Al momento non si registrano feriti o danni gravi agli edifici.

I vigili del fuoco, una volta recati sul posto, hanno affermato di aver percepito vibrazioni dai palazzi. In quella stessa zona della città sarebbe saltata anche la corrente elettrica. Per questo è stato chiesto ai tecnici delle società di energia di intervenire sul posto. Attualmente sono sul posto i lavoratori, che cercano urgentemente le cause delle vibrazioni. Infine, si sarebbe anche registrata una serie di incendi nei tombini di manutenzione della zona.

Le possibili cause

Secondo quanto riportato da The Independent, la causa potrebbe essere trovata in un trasformatore elettrico. Si tratta dello strumento che trasferisce energia elettrica da un circuito agli altri. Pare infatti che alcuni residenti sono stati svegliati di soprassalto prima dell’alba da almeno tre scoppi.

I newyorkesi hanno creduto che si trattasse di un terremoto, che però attualmente non è mai successo. Un abitante della zona ha affermato: “Mi sono svegliato per il  tremore. I muri tremavano e potevi sentire le finestre vibrare”. E ancora: “Abbiamo sentito forti rimbombi e scosse. Ci siamo spaventati” è la testimonianza di un altro residente del posto.

Marianna Soru

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