Strappare lungo i bordi: recensione in anteprima della serie di Zerocalcare

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Di Redazione Metropolitan

Strappare lungo i bordi è la nuova serie animata realizzata da Zerocalcare. Sarà disponibile Su Netflix, in tutti i paesi in cui è presente il servizio, a partire dal 17 novembre 2021. La serie è formata da sei episodi dalla durata tra i quindici e i venti minuti. Scritta e diretta da Michele Rech (Zerocalcare), che presta la voce a tutti i personaggi, fatta eccezione per quella dell’Armadillo, che è doppiato da Valerio Mastrandrea.

Di cosa parla Strappare lungo i bordi?

Avete presente le confezioni in cartone della pasta o dei cereali? Quelle in cui bisogna seguire la linea tratteggiata per poterle aprire correttamente, altrimenti non si richiudono più? Oppure quando volete tagliare un foglio a metà e non avete le forbici? Lo piegate e ripiegate più volte per assicurarvi che la traccia sia ben segnata e poi sudate sette camicie al momento dello strappo per paura di andare storti. Strappare lungo i bordi parla proprio di questo, ma lo applica a qualcosa di più importante: la vita.

Locandina "Strappare lungo i bordi".
© Netflix

In un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, Zerocalcare percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare. Tutto, dai ricordi sugli anni della scuola alle lamentazioni esistenziali nei confronti della propria incompiutezza, è narrato con la voce di Zerocalcare.

È con questo stratagemma che ogni capitolo della storia sembra costruire un tassello di un mondo fatto di pochissime certezze e di amicizie incrollabili. E quando nel finale tutti i pezzi saranno al loro posto, il mosaico che avranno costruito sarà una sorpresa per lo spettatore, ma anche per il protagonista.

Chi è Zerocalcare?

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è un fumettista italiano che ha iniziato subito dopo la scuola superiore con un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del 2001. Ha collaborato con diversi quotidiani e riviste, tra cui: Liberazione, Carta, Repubblica XL e Internazionale. Dal 2011 ha pubblicato dodici libri a fumetti, partendo da La profezia dell’armadillo, da cui è anche tratto un film, fino a quelli più recenti La scuola di pizze in faccia del professor Calcare (2019), Scheletri (2020) e A babbo morto (2020).

Zerocalcare e Armadillo in una scena di "Strappare lungo i bordi".

Strappare lungo i bordi – Recensione NO spoiler

Nel corso degli episodi, Zero racconta eventi del suo passato che si accostano al viaggio che sta facendo nel presente con i suoi due amici di sempre. Mentre racconta vari aneddoti della sua vita, sottolinea spesso quanto sia complicato rimanere sulla “traccia” corretta. Quella più giusta sembra essere dettata dalla società, ma c’è solo una strada? E perché per gli altri sembra tutto così facile? In Strappare lungo i bordi, il protagonista si porrà queste domande a arriverà ad una conclusione molto profonda.

In ogni episodio, tra una risata e l’altra, lo spettatore ha l’occasione di riflettere. Sempre accompagnate da un tono umoristico, sono presentate riflessioni su temi di varia portata: dalla scelta della pizza ai pensieri per una carriera. Tutto avviene molto rapidamente con il narratore che parla a raffica e tanti scenari che si susseguono. In questo modo lo spettatore rimane coinvolto e attento con voglia di proseguire la visione.

serie zerocalcare - photocredits: il cineocchio

Conoscendo un minimo l’autore della serie, viene naturale immaginare la stessa storia in versione fumetto. La sensazione, dopo la visione, è proprio la stessa di quando si finisce di leggere un bel fumetto. Se avete voglia di qualcosa di leggero e che allo stesso tempo sia intelligente, Strappare lungo i bordi è una serie che fa per voi.

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Elisa Scaglia