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Studio Ghibli: annunciato il nuovo corto animato di Miyazaki

Sembra che Hayao Miyazaki, padre di capolavori d’animazione conosciuti e amati in tutto il mondo, sia tornato sui suoi passi. Il corto animato Kemushi no Boro sancisce, dopo la dichiarazione del ritiro nel 2013 , il suo ritorno sulla scena. 

 

Lo Studio Ghibli, dimora felice della creatività sconfinata del maestro Miyazaki, annuncia il debutto dell’atteso cortometraggio che racchiude le sue ultime fatiche: 21 marzo.
Cinquant’anni d’attività, quelli di una delle figure più imponenti della cultura del Sol Levante. Produttore, fumettista, animatore, regista fanno del celeberrimo Hayao un eclettico tuttofare dalle qualità decantate in ogni anfratto della terra. 

 

Innumerevoli riconoscimenti hanno costellato la sua lunga e florida carriera fatta di uno stile riconoscibile, colori tenui, immagini allegoriche, sentimenti profondi e ambiguità di significato. La scelta di protagonisti bambini o adolescenti, in quasi tutte le sue opere, è sottesa ad una considerazione che li valuta nettamente sensibili e reattivi al mondo circostante e alla sua più profonda interpretazione. 

 

I film di Miyazaki ci catapultano in mondi convenzionali e non. I primi, nella dimensione apparente di una quotidianità comune, ci rivelano progressivamente degli elementi magici e fantastici; i secondi, di contro, ci accolgono in un creato originale e alternativo mosso, però, da sentimenti realistici. 

 

Con una predilezione intensa ed evidente per le figure femminili, spesso forti con un ruolo ben definito, tematiche ambientali delicate, atte a celebrare la preservazione dell’ecosistema, l’argomento della guerra e dei suoi effetti devastanti e avvilenti, la politica, raccontata sporadicamente nell’idealismo di alcuni suoi racconti, sono gli ingredienti imprescindibili del suo variegato e saporito minestrone.

 

Il battesimo dello studio Ghibli, la casa di produzione da lui fondata, è targato 1985. Un passo importante che il buon Miyazaki poteva compiere grazie alla sua carriera già rastrellata di successi importanti, culminata nel 1982 con Nausicaa della Valle del vento.  Il 1986 è la data consacrante l’uscita del primo lungometraggio made in Ghibli: Laputa- Castello nel cielo. Il resto è storia.

 

Una storia che pare volesse concludersi nel settembre del 2013, dopo la presentazione del film “Si alza il vento”. Il maestro Miyazaki annunciava il suo ritiro dalle attività poiché, l’aspetto inganna, ma le 77 primavere sembravano, secondo le sue parole, pretendere un riposo lecito.

 

La smentita arriva, accolta da un vibrante entusiasmo, con Kemushi no Boro (Boro il bruco): un corto, dalla durata di 14 minuti, che racconta i primi minuti di vita di un piccolo bruco, nell’atto di guardarsi intorno. 

 

Il nuovo figliolo di Miyazaki verrà presentato ,in esclusiva, nella saletta di 80 posti del Museo Ghibli di Tokyo. Il primo esperimento del Maestro in Cgi: una dimensione dalla quale si era sempre sottratto con convinzione.

 

Il suo prossimo film, invece, dal titolo Come vivi?(Kimitachi wa Do Ikiru ka) sarà realizzato seguendo i metodi tradizionali ai quali si dimostra fedele e dovrebbe vedere la luce entro il 2020.

 

Bentornato, Maestro!

 

ALESSIA LIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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