Due cuginette, di appena 13 anni, sono state violentate da un gruppo di adolescenti al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Erano le 19 di un giorno all’inizio di luglio quando le due ragazzine sarebbero state attirare in un capannone con l’inganno, secondo quanto racconta l’avvocato Angelo Pisani che assiste le due presunte vittime insieme ai colleghi Antonella Esposito e Clara Niola. Le due 13enni accettano di andare nel capannone convinte di poter giocare con gli altri coetanei indisturbati. Finché non avviene il presunto stupro. Secondo il racconte delle due cuginette, alla violenza avrebbero partecipato almeno in sei, tra loro un 19enne che una delle due racconterà di conoscere. E non è escluso che possano essersi aggiunti altri.
Cosa è successo a Caivano
Le violenze risalgono all’inizio di luglio. Il branco che avrebbe abusato delle cuginette sarebbe stato composto da sei ragazzini, forse tutti coetanei delle vittime. Le indagini hanno avuto inizio ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri. La conferma della violenza sarebbe avvenuta anche dalle visite mediche effettuate in due diversi ospedali. Al momento, si sa che l’unico maggiorenne del gruppo sarebbe già stato individuato e fermato.
Una delle due ha raccontato che «circa due o tre mesi fa, la ragazza non ricorda esattamente la data, un ragazzo di 19 anni a lei noto la conduceva in una casa abbandonata in un parco e, dopo averla minacciata, la obbligava ad abbassarsi i pantaloni e lo slip e la costringeva ad avere un rapporto contro la sua volontà». Gli inquirenti della procura dei minori di Napoli spiegano in una nota che le ragazze «erano e sono esposte nell’ambiente famigliare a grave pregiudizio e pericolo per l’incolumità psico-fisica. Emerge dagli atti che sono state vittime di gravi abusi sessuali da parte di un gruppo di coetanei».