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Subbuteo e Maradona: il Pibe sul tappeto verde

Subbuteo e Maradona, nell’ennesimo terribile giorno di un 2020 infausto. La notizia che ha sconvolto il mondo scuote anche il cuore di chi non solo è cresciuto nel mito di “El Pibe de Oro”. Ma anche di chi oggi può ricordarlo, con quella miniatura biancoceleste sulla mensola, la divisa della Seleccion che colora il tappeto verde del gioco da tavolo.

Subbuteo e Maradona – Il calcio è un puzzle, che ha perso un pezzo

Se ne va un personaggio certamente discusso, ma non è questa la sede per esprimere quel senso di commozione. Da quel senso di inevitabilità che corre lungo la schiena emerge una semplice certezza: che risulta più semplice raccontare sensazioni vissute, che far trapelare emozioni e passioni intrinseche.

Perché le tante domeniche passate davanti al televisore, trasposte nel gioco da tavolo sportivo più emblematico al mondo – il Subbuteo – sono solo un pizzico di una passione che non frena di fronte a niente. E l’icona di “El Pibe de Or” in questo sport è tangibile, indelebile: unica come quella pedina più minuta delle altre. Il colpo di unghia alla basetta, il “clack” della stessa che tocca quel pallone che corre via sul tappeto; il suono della giocata, e nella mente lo immagini. Il dribbling perfetto del piccolino di Lanùs, intento a disegnare ancora una volta una magia capace di farti innamorare.

Ricordiamo così, con un trasporto che non si può nascondere, quell’emozione che culmina nel sogno. Lo spettacolo che si può emulare sul proprio tavolo, la domenica, con amici e famigliari, nel tentativo di vincere una partita di calcio simulata. Con veri colpi da biliardo, lampi di classe nel buio dell’agonismo, quei tipi di simboli che non possono che essere incisi nella mente di chi decide di amare.

E in quella pedina sulla mensola c’è tutto quanto, per chi ha amato il gioco del calcio. Per chi ha amato il gioco da tavolo. Buon viaggio, Pelusa.

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