Almeno 41 persone sono morte e centinaia di persone sono rimaste intrappolate questa mattina a causa di frane nel sud dell’India: lo ha detto ai media un funzionario distrettuale. “Sono stati confermati trentasei decessi in relazione alle frane nel distretto di Wayanad“, ha affermato D.R. Meghasree. Secondo le autorità locali i morti sarebbero almeno 41, decine i feriti e ancora molte persone potrebbero essere intrappolate sotto le macerie e il fango. “La situazione è grave“, ha dichiarato il ministro delle Foreste Saseendran. Lo Stato dell’India meridionale è soggetto a forti piogge e inondazioni: nel 2018 un’inondazione aveva ucciso circa 400 persone.
Le frane sono state provocate dai monsoni. La ministra della Sanità dello Stato del Kerala, Veena George, all’agenzia di stampa Press Trust of India ha riferito che proseguono le operazioni di salvataggio. “Finora abbiamo ricevuto decine di corpi in diversi ospedali e ci sono molti feriti“, ha detto.”Si sospetta che centinaia di persone siano rimaste intrappolate”, si legge in una dichiarazione delle forze armate del Paese. Circa 225 soldati sono stati schierati per assistere nelle operazioni di ricerca e salvataggio.
Frane in India: centinaia di feriti
“La situazione è grave“, ha dichiarato il ministro delle Foreste A.K. Saseendran. Le piogge non si fermano e sono previste precipitazioni intense ancora nella giornata di oggi. Forze armate e civili sono al lavoro per cercare di salvare le persone ancora intrappolate e portare via i corpi senza vita di coloro che non ce l’hanno fatta. Anche due elicotteri delle forze aeree indiane sono stati mobilitati, come riferito dall’ufficio del capo del Kerala. Le operazioni di salvataggio sono state ostacolate anche a causa del crollo di un ponte che ha reso irraggiungibile l’area inondata.
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