Disponibile su Netflix, Summertime la nuova serie ispirata a Tre metri sopra il cielo, in streaming dal 29 aprile.

Summertime: l’estate tra amore e dolore

Disponibile dal 29 aprile sulla piattaforma streaming di Netflix, l’estate inizia in anticipo sullo schermo grazie a Summertime.

Una serie Made in Italy che prende ispirazione da Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia e trasferisce la narrazione sulla costa adriatica.

Siamo nel Cesenatico, sono gli ultimi giorni di scuola e sta iniziando l’estate, al Bagno Paradiso si aprono i primi ombrelloni.

La protagonista è Summer (interpretata dall’esordiente Coco Rebecca Edogamhe), una liceale afro-italiana che odia l’estate. Proprio come il suo nome, le ricorda il padre che, ogni estate, è sempre in giro per concerti con la band jazz.

Il suo, è un padre assente che trascura lei, la sorellina Blue e la madre Isabella che, da giovane, ha rinunciato anche lei alla carriera di cantante per poter stare con le sue figlie e permettere al padre di continuare a fare il trombettista.

Spera di trovare un lavoretto estivo, un impegno da conciliare con la necessità di controllare la sorellina mentre la madre è indaffarata con il suo di lavoro al Bagno Paradiso.

Accanto a Summer, troviamo Edo e Sofia, i suoi due migliori amici dall’asilo. Edo è un ragazzo introverso, carino e spiritoso, mentre Sofia è una ragazza sveglia e determinata, sempre pronta a festeggiare.

Summertime. Photo: Instagram.
Summertime. Photo: Instagram.

È proprio accompagnando Sofia in una festa in piscina che Summer conosce Alessandro (Ludovico Tersigni). 

Lui, è un motociclista a livello agonistico che sta cercando di riprendersi dall’ultimo incidente, viene spinto dal padre a ritornare in pista ma non ce la fa, la sua è una profonda crisi personale.

Il suo migliore amico è Dario, un meccanico di grande talento che ha seguito Ale fin lì per poter entrare a far parte della sua scuderia.

Facciamo il punto della situazione

Come vediamo, della trama di Tre metri sopra il cielo è rimasto molto poco. È rimasta la tematica giovanile, arricchita di modernità, social ed emoticon.

È rimasto il modo che hanno di lasciarsi trasportare dalle loro emozioni, dai sentimenti.

Da non sottovalutare il quadro familiare, in particolare la famiglia di Summer e di Ale, che non viene esclusa dalla trama ma ne è parte integrante.

Ma la storia di Summer e Ale è solo una delle tante, lasciando posto alle altre storie che si intrecciano tra di loro, un effetto che l’estate porta con sé.

Visivamente, Summertime regala quei colori caldi e vivaci dell’estate, sembra quasi di sentire la salsedine, una palette molto simile a una Sex Education con la spiaggia.

Il punto forte della serie tv è la musica. Una playlist che mescola indie e anni ’60, da Frah Quintale a Gino Paoli, e che enfatizza il racconto.

Non brilla per la sua originalità, soprattutto nei dialoghi, ma ha i presupposti giusti per piacere al pubblico appassionato di storie d’amore. 

Insomma, Summertime è la serie giusta per farsi del male, aspettando un’estate in cui saremo costretti a non avvicinarci, a non baciarci, lontani da quell’atmosfera leggera e spensierata degli anni passati.

Serena Votano