Voglia di riconfermarsi ancora una volta, nonostante un cambiamento nel regolamento che certamente non ha facilitato la vivibilità nel paddock della nuova Superbike. Poco importa, però, per il campione del mondo della categoria dedicata alle derivate: Alvaro Bautista, dopo essersi fortemente arrabbiato per le nuove regole e dopo aver superato la brutta caduta di Jerez de la Frontera, sembra pronto per prendere il famoso “toro per le corna”, tornando in pista con tantissime motivazioni. L’orgoglio del campione è smisurato e tutti gli altri centauri dovranno combattere anche contro di lui per arrampicarsi sul suo trono.

Le parole di Alvaro Bautista, campione del mondo della Superbike con Ducati: “Jerez? Brutta caduta…”

(Credit foto – Andrea Bonora Agenzia)

È stata una brutta caduta. Ho fatto un highside all’ultima curva, dove la pista era un po’ umida. Appena ho aperto il gas, la moto mi ha lanciato in alto e poi sono caduto sulla testa. Non ho avuto neanche il tempo di mettere le mani. Il giorno dopo mi sentivo un po’ di fastidio, ma non gli ho dato troppa importanza. Quando ha iniziato a infiammarsi un po’ la zona e formarsi un’ernia, ho cominciato a perdere forza nel braccio. A Sepang volevo morire. Quello che doveva essere un sogno si è trasformato in un incubo – queste le parole del centauro spagnolo ai microfoni di motosan.es -. A novembre e a dicembre la situazione era peggiorata. A metà dicembre non potevo dormire la notte a causa del dolore. Ho pensato che così sarebbe stato impossibile salire in moto. Ho continuato a lavorare per vedere come sarei arrivato ai test, dove non ero al 100% e non abbiamo potuto lavorare sulla moto o altro. Fino alla prima gara non ho potuto guidare senza fastidi o limitazioni. Ora sto bene, almeno in moto, perché nella vita quotidiana ci sono ancora alcuni problemi che sto risolvendo piano piano“.

“Cambiamenti? Mi hanno motivato…”

Non so se per tutti i cambiamenti di quest’anno, ma è tornata ad accendersi la mia fiamma interiore. Mi sono motivato. Mi piace vedere la griglia competitiva, con i piloti giovani che vogliono dimostrare e vincere. Voglio correre ed essere competitivo, continuo ad avere la voglia e il piacere di lavorare. A Barcellona ho ritrovato il feeling che mi era mancato prima, quando faticavo a entrare in curva e a girare la moto. Tra il test e il weekend di gara abbiamo capito quali fossero i problemi e li abbiamo risolti – ha continuato -. Ducati mi conosce e sa che non sono uno che cerca scuse. Se non sono io a funzionare, lo dico. Se è la moto a non funzionare, lo dico. Nei test invernali non parlavo della moto, perché ero io a non essere al 100%“.

(Crediti foto: WorldSBK | Facebook)

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