A sorpresa la superstizione dei tifosi del Milan supera anche i napoletani.

Fin dall’alba dei tempi sappiamo che il sud del nostro paese è fortemente legato alla superstizione, dallo sport alla vita quotidiana. A furor di popolo è Napoli la città riconosciuta come la più superstiziosa del bel paese, ma siamo sicuri sia ancora così?

Superstizione Milan

Da una ricerca recente è venuto fuori che i tifosi del Milan sono i più superstiziosi d’Italia. Le abitudini del 78% dei tifosi sono colme di gesti, parole e oggetti che, per loro, richiamano la buona sorte e scacciano ogni presagio nefasto.

I classici cornetti non bastano più, oggi ci si affida a qualsiasi cosa, anche la più assurda come l’utilizzo delle stesse posate nel giorno della partita. Tra le nuove attività scaramantiche ci sono anche i classici metodi di “gufaggio” dell’avversario e dell’incitamento “silenzioso”. Quest’ultimo è il metodo talvolta più usato elementarmente, ovvero quello di urlare attraverso lo schermo della tv, cori, versi e frasi di sprono ai proprio idoli.

Superstizione Milan
La coreografia esposta dalla Curva Sud. Lapresse

Rimane certamente in voga (un tifoso su due) il sostenitore abitudinario. Questo personaggio quasi mistico è quello forse più “spaventoso”, perchè il giorno della partita entra in un mondo tutto suo, fatto di rituali veri e propri. Egli esegue sempre gli stessi gesti, utilizza gli stessi oggetti e le medesime maglie, soprattutto se la partita è di fondamentale importanza. Nel momento in cui, però, il match vede la propria squadra opposta ad una delle big, tutto questo viene esasperato a livelli umanamente inconcepibili.

Il momento

Il tifoso rossonero sembra ormai sconsolato e rassegnato alla condizione che da anni attanaglia la propria squadra del cuore. La sconfitta patita domenica sera contro una bellissima Fiorentina, ha contribuito solo ad acuire i malumori di una piazza che ormai non riesce più a pensare positivo.

Tra gli imputati c’è anche il neo tecnico Marco Giampaolo, sotto accusa per diverse scelte tecnico tattiche. Non sono esenti dalle critiche nemmeno i dirigenti Boban e Maldini, due ex bandiere ora attaccate dal tifoso quanto la società. Una azienda, più che società, completamente in balia dei conti che in estate per evitare sanzioni peggiori, ha scelto di rinunciare all’Europa League conquistata sul campo.

Il tifoso rossonero è da sempre una persona profondamente legata e innamorata di questi colori, a cui sanguina il cuore in questo periodo storico. Un tempo abituato a vincere ovunque andasse a giocare, ora la situazione è decisamente diversa.

La squadra di Giampaolo fatica sia in casa che fuori, indipendentemente se l’avversario sia di rango o meno. Non si intravede una identità di gioco e idee che facciano arrivare le punte al gol. Il gol di Leao in inferiorità numerica è arrivato grazie ad una giocata proprio del talento brasialiano, non da una giocata corale. Questo è un sintomo chiaro della difficoltà del tecnico nel far assorbire i propri dettami alla squadra.

Prossima partita probabilmente già decisiva per le sorti del tecnico ex Sampdoria, una sconfitta potrebbe portarlo ad un esonero molto veloce. Nel frattempo voci di corridioi fanno sapere che il direttore tecnico Paolo Maldini potrebbe aver già contattato Andrij Shevchenko, ex stella del Milan ora selezionatore dell’Ucraina.

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