Tragedia a Santa Cruz, in California. Un noto surfista, il 26enne Ben Kelly, è stato ucciso da uno squalo bianco al largo di Manresa State Beach. Il ragazzo si è tuffato in mare nonostante il divieto di accedere alla spiaggia dalle 11 alle 17 per evitare assembramenti per via del coronavirus

Il surfista 26enne, che non solo amava cavalcare le onde ma anche costruire tavole da surf, è stato raggiunto dai soccorritori e trasportato velocemente a riva, ma le ferite riportate erano troppo gravi ed è morto prima di arrivare in ospedale. 

Ancora non è chiara la dinamica dell’attacco, ma stando alle prime informazioni rese note dalla polizia locale, si sarebbe trattato di uno squalo bianco, molto comune nella zona, che ha afferrato il ragazzo. Recuperato dai soccorritori, è deceduto poco dopo aver raggiunto il bagnasciuga a causa delle ferite riportate. Lascia una moglie giovanissima.

Tanti i messaggi di cordoglio lasciati sui social network per ricordare Ben. “Fratello hai raggiunto lo status di leggenda. Tutti noi surfisti conosciamo i rischi che corriamo quando entriamo in acqua. Ci immergiamo in un luogo in cui accadono cose più grandi di noi e che potrebbe essere l’ultima volta che mettiamo piede sulla terra”.

L’incidente di sabato in cui ha perso la vita il 26enne è stato il terzo attacco mortale di squalo al largo della California del Nord dal 1984. Nel 2004, un sub cinquantenne, Randy Fry, è stato ucciso da un grande squalo bianco di 17 piedi vicino a Kibeseliah Rock nella contea di Mendocino, mentre nel 1984, un uomo di 28 anni, Omar Conger, è stato attaccato a Pigeon Point da un grande squalo bianco di 16 piedi.