La scuderia di Hamamatsu, dopo aver annunciato il suo addio al Motomondiale nel 2023, sta cercando di terminare al meglio questa stagione. L’infortunio di Joan Mir in Austria sta però complicando la preparazione alla tappa di Misano (4 settembre). Lo spagnolo non sarà infatti disponibile per la tappa italiana, mentre anche il collaudatore Suzuki, Sylvain Guintoli, è alle prese con un infortunio al braccio sinistro. Con anche Petrucci che non potrà correre a Misano (impegnato nella Motoamerica), il box Suzuki avrebbe individuato come sostituto di Mir il pilota italiano di Superbike (team privato Motocorsa), Axel Bassani, come afferma la testata “GPOne“.
Una nota della Suzuki ha specificato che Mir deve fare i conti con una “lesione dei legamenti talocalcaneali con una piccola avulsione ossea”, un disturbo per cui dovrebbero essere sufficienti 15 giorni di riposo. Ora l’ostacolo tra Bassani e un posto a Misano si chiama regolamento, che impone un sostituto quando passano più di dieci giorni tra una gara e quella successiva. È probabile, però, che venga concessa una deroga alla casa giapponese, ai saluti con il mondo della MotoGp.
Il manager del pilota Paco Sanchez, poco più di un mese fa, commentando la situazione del campione del mondo 2020 non escluse un anno sabbatico, visto il ridimensionamento dei budget della MotoGP e la difficoltà di trovare un accordo con Honda Hrc.
Sanchez ha parlato in un’intervista al canale spagnolo Cadena Ser, nel programma Ser Deportivos e ha spiegato che questa 2022 “è stata la peggiore stagione della carriera sportiva di Mir, il ritiro della Suzuki è stato molto difficile da digerire”. Per quanto riguarda il cercare una nuova sistemazione Sanchez ha chiarito: “Le trattative per il suo futuro sono state dure e lunghe“.
Secondo il manager le tante cadute di Mir hanno dimostrato che è un campione: “In queste circostanze un campione come Joan non si accontenta di finire ottavo o decimo e va oltre il limite della moto. Joan ha avuto una carriera di successo ed è un pilota molto regolare. Quelle di quest’anno sono circostanze davvero eccezionali“.