La separazione è stata certamente traumatica e le scorie sono difficilmente smaltibili nel breve periodo. L’idillio d’amore Szafnauer-Renault non ha prodotto un matrimonio felice, con la scuderia Alpine che ha deciso per l’allontanamento del massimo dirigente del box blu-rosa. Dopo il licenziamento in tronco, il professionista si è ritrovato fuori dal Circus della Formula 1 e, oggi, non perde occasione per sottolineare come i vertici francesi siano stati affrettati e poco competenti nella decisione presa.
Szafnauer-Renault, parole al vetriolo dell’ex team principal
“Credo che i vertici della Renault, l’amministratore delegato Luca De Meo, come tutti in F1, vogliano il successo immediato e purtroppo non è così che funziona in F1 – ha detto l’ex team principal ai microfoni di SiriusXM –. Volevano fare più in fretta di quanto fosse possibile e io non potevo accettare una tempistica irrealistica, perché se si fa così è solo una questione di tempo e tutti si sentono frustrati, quindi ho esposto un piano molto realistico e possibile e credo che loro volessero accorciare il piano con qualcun altro. Ci sono settori dell’organizzazione in cui il livello di competenza è molto elementare e ciò è dovuto al fatto che le persone che vi lavorano sono laureate, ad esempio, e hanno 25 anni di esperienza come in altre squadre. È stato in questi settori che ho iniziato a reclutare, ma i migliori in Formula 1 hanno di solito contratti a lungo termine, almeno di tre anni. Sono riuscito a convincere un bel po’ di persone in settori che avevamo bisogno di rafforzare, ma sfortunatamente alcuni di loro sarebbero arrivati nell’autunno del ’23, la maggior parte a metà del ’24 e alcuni nel 2025, e questo è ciò che ho cercato di spiegare: ‘Guarda, sta accadendo, stanno arrivando, ma a volte si fa mezzo passo indietro per farne due avanti’. E loro non hanno capito nulla. O era impazienza o era emozione, ma sicuramente non c’era comprensione e purtroppo è quello che ci vuole ed è quello che troveranno“.
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