Taika Waititi|Il primo Oscar maori

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Di Redazione Metropolitan

Taika Waititi agguanta la sua prima statuetta per il brillante adattamento del romanzo Caging Skies di Christine Leunens

L’Oscar alla miglior sceneggiatura adattata sembrava spettare di diritto a Greta Gerwig, come compensazione per l’esclusione dalla cinquina della miglior regia. La sua fulminante trasposizione di Piccole Donne di Louisa May Alcott sembrava poterle farle il massimo riconoscimento. Tuttavia, Taika Waititi ha confermato il trend della awards season, vedendosi assegnare il premio dopo i successi alla Writer’s Guild of America e ai BAFTA. Waititi ottiene una statuetta quindici anni dopo la nomination per il corto di finzione Two Cars, One Night.

Jojo Rabbit , di cui è anche interprete e regista, racconta, in modo delicato e colorato, le vicende di un tenero ragazzino tedesco Jojo (Roman Griffin Davis) che ha fatto del nazismo il suo modello di vita. Il giovane vedrà le sue convinzioni essere messe in discussione da un insolito incontro e dalla tragica fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel ruolo della premurosa madre c’è una sublime Scarlett Johansson (nomination per attrice non protagonista) mentre lo stesso Waititi si ritaglia il ruolo di un gigionissimo Adolf Hitler immaginato dal piccolo protagonista.

Il regista e attore, neozelandese dalle origini maori (il primo del suo popolo a ricevere un Oscar) ed ebraiche, ha ringraziato Christine Leunens, autrice del romanzo originale Caging Skies, sua madre e a “tutti i bambini indigeni del mondo, che vogliono darsi all’arte, alla danza o alla scrittura di storie. Siamo i narratori originali e possiamo esserlo anche qui. Grazie”. Nel suo intervento ha parlato anche di attualità, sottolineando poi come alla fine della guerra i nazisti venissero arrestati, mentre ora si aggirano liberamente per le nostre strade (probabile riferimento alla strage di Christchurch nella sua Nuova Zelanda). Ha poi voluto ricordare come la Shoah Foundation istituirà un seminario dedicato alla disamina del film.

Take Waititi e Roman Griffin Davis in una scena di Jojo Rabbit;  Kimberley French © 2019 Twentieth Century Fox
Take Waititi e Roman Griffin Davis in una scena di Jojo Rabbit; Kimberley French © 2019 Twentieth Century Fox

L’adattamento di Jojo Rabbit

L’Academy ha premiato un brillante lavoro di adattamento, che ha visto ridurre l’età del protagonista del romanzo per creare una storia più tenue e coinvolgente. Inoltre, funziona la presentazione degli eventi nella prospettiva del piccolo Jojo, con un’indagine dei suoi conflitti interiori di fronte allo sgretolamento dell’ideologia nazista. Il tono tragico del libro è stato inoltre addolcito, generando un’opera surreale completamente rinnovata per il medium cinematografico. Il risultato è un film urgente e attualissimo, che ci ricorda l’importanza di essere noi stessi eludendo le imposizioni del nostro contesto sociale.

La statuetta è l’unico traguardo dopo le sei nomination ricevute da questo prodotto targato Disney/Fox Searchlight.

Di seguito il video della premiazione:

https://www.youtube.com/watch?v=be8DZX0gbJQ

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