Che bello quando finalmente si parla di Taylor Swift senza dover citare (per forza) la sua vita sentimentale. Infatti Taylor ha avuto una di quelle settimane che tutti vorrebbero avere una volta nella vita. Innanzitutto è diventata miliardaria, ed è entrata ufficialmente nell’Olimpo. Ma soprattutto è riuscita a rompere tutti i record musicali con 1989 (Taylor’s Version), riuscendo a superare persino se stessa. Con un cd con canzoni di nove anni fa.

Taylor Swift con 1989 (Taylor’s Version) ha superato ogni record, tra cui se stessa

Taylor Swift 1989

Continuando ad accrescere il suo impero da miliardi di dollari, scorsa settimana precisamente il 27 ottobre è uscito 1989 (Taylor’s Version), la riregistrazione del suo album di enorme successo 1989. L’album si è piazzato questa settimana al primo posto delle classifiche Billboard 200, Top Album Sales, Vinyl Albums e Top Streaming Albums. In un comunicato un po’ trafelato della Republic Records, riportato da Deadline, pare che abbia rilevato vendite per oltre 1,6 milioni di unità negli Stati Uniti e più di 3,5 milioni a livello globale. Questo risultato la rende, in particolare, “la prima artista a registrare sei debutti al primo posto di un album con oltre 1 milione di unità vendute” nella storia, sostiene Republic.

La cosa più assurda è che 1989 entra di nuovo nella storia di Spotify e riesce a battere il suo stesso record. A distanza di nove anni.
1989 (Taylor’s Version) ha superato le vendite della prima settimana del 2014 della versione originale di 1989. Ogni versione rivisitata dell’album ha eclissato le vendite del suo predecessore, diventando più grande a ogni uscita successiva. E 1989 ha (come previsto, d’altronde) sbaragliato tutto. Su Spotify, 1989 (Taylor’s Version) è il “più grande debutto di un album su Spotify nel 2023” con 176 milioni di stream e “il secondo più grande debutto di un album nella storia di Spotify”, solo dopo il suo stesso Midnights. Su Apple Music e iTunes, ha esteso il suo record di “maggior numero di hit #1 su iTunes negli Stati Uniti tra tutti gli artisti”.

In Europa invece, dopo che Taylor è stata sempre “meno” popolare rispetto la sua madrepatria, finalmente cominciano ad arrivare i grandi riconoscimenti. Infatti l’album è arrivato al primo posto in 14 Paesi, tra cui Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

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