F1 | Particolari e retroscena del team order dato a Bottas in Russia

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Di Redazione Metropolitan

Il circus della F1 è in viaggio verso Suzuka dove tra meno di una settimana ci sarà il GP del Giappone.
Ma a tenere ancora banco sono le polemiche causate dal team order Mercedes in Russia ai danni di Bottas. Una situazione che si è verificata altre volte in F1.

La Mercedes è andata via dalla Russia con il bottino pieno. Una doppietta che ha riaffermato la supremazia tecnica delle W09EQPower+, con Hamilton che ha notevolmente aumentato il vantaggio in classifica.

Basterebbe questo a raffigurare il momento positivo della squadra di Brackley. Ma in corsa non tutto è andato liscio.
Durante il Gran Premio il team, su decisione dello stratega James Vowles, ha ordinato a Bottas di far passare Hamilton alla curva 13 della 25° tornata per cercare di non essere attaccato da Vettel e per preservare al meglio le gomme.

Bottas davanti Hamilton in gara. Photo credit: F1GrandPrix

Il rallentamento del pilota finlandese è stato plateale, consapevole che a fine gara i due si sarebbero scambiati le posizioni.

Ma con grande delusione di Bottas così non è stato. Wolff ha deciso di persona di congelare le posizioni fino all’arrivo.

Ma Bottas di meritava la vittoria dopo un weekend sulla sua pista preferita che lo ha visto migliore del suo team mate, avendo a mente anche ciò che era successo a Bakù, dopo che un detrito che ha fatto esplodere una gomma lo ha privato della vittoria del GP regalandola a Hamilton.

Un episodio che ai più ha ricordato ciò che è successo 16 anni fa, al GP d’Austria quando Barrichello fece passare Schumacher a pochi metri dal traguardo su ordine di Brawn e Todt, consegnando l’ennesima vittoria al tedesco.

Barrichello e Schumacher sul podio del GP d’Austria 2002. Photo credit: LAT Images

Sul podio lo stesso Schumacher riconobbe l’inutilità di quel gesto, tant’è che Michael consegnò il trofeo del primo classificato a Rubens con conseguente multa di 1 milione di dollari alla Ferrari per aver – ufficialmente – non rispettato la corretta procedura del podio.

Toto Wolff però ha voluto sottolineare la differenza tra i due casi:

“Non vedo similitudini con Austria 2002. Quel GP era solo il sesto in stagione e la Ferrari con Schumacher erano così superiori che hanno vinto il campionato addirittura a luglio. Durante quest’anno ci sono stati troppi alti e bassi nostri e della Ferrari. Nel Motorsport le cose cambiano velocemente per cui era importante andare via dalla Russia con più quanti punti possibili di vantaggio”.

La forza della Mercedes, oltre ad aver una grande monoposto, è anche questa. Avere un pilota veloce come Bottas che si mette a completa disposizione della squadra, visto che quest’anno ha svolto per bene il suo lavoro da gregario ostacolando, e non poco, le Ferrari in alcune gare.

I PRECEDENTI:

Una situazione verificatasi altre volte in passato come lo scambio di posizioni tra Fernando Alonso e Felipe Massa dopo il famoso team radio del “Fernando is faster than you” nel GP di Germania del 2010.

Massa davanti ad Alonso nel GP di Germania del 2010. Photo credit: LAT Images

Una mossa rivelatasi inutile visto che a fine campionato a trionfare è stato Vettel con la sua Red Bull.
Un azzardo, quello della Ferrari, in un periodo il quale gli ordini di scuderia erano banditi e che, dopo una multa della FIA alla Scuderia di Maranello di 100.000 dollari, il massimo organo automobilistico decise di riammettere.

Per la Ferrari però, oltre a un danno d’immagine e alla multa, sembrerebbe essere costata di più. E cioè l’avere un Felipe Massa distrutto psicologicamente e che da li in poi si è avvicinato raramente al suo compagno di squadra.

La Mercedes dovrà essere brava quindi a sostenere Bottas e a non farlo sentire sempre e solo la seconda guida del cannibale Hamilton.

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