Circa 61 milioni di tedeschi sono chiamati al voto per rinnovare il Bundestag e scegliere il futuro cancelliere. Non pare essere a rischio, almeno secondo i sondaggisti, la poltrona di Cancelliere per Angela Merkel. Ciò che pare essere a rischio è la stabilità che le coalizioni hanno garantito in questi ultimi dodici anni.
Il parlamento che si formerà a seguito della chiusura delle urne, prevista per le 18:00, avrà il difficile compito di eleggere il cancelliere. Le percentuali regalateci dai sondaggisti ci permettono di escludere definitivamente la possibilità di un governo monocolore. La CDU/CSU, pur mantenendo il primato nella classifica dei partiti, si attesterebbe intorno al 36%. Questa percentuale, ben lontana dal 41% ottenuto nelle scorse elezioni, spingerà i cristiano-democratici tra le braccia di un indispensabile partner governativo. La disfatta annunciata dei socilaisti, dati intorno al 21% (mai così male), lascia intendere che si continuerà con la collaudata strategia della Groβe Koalition.
”Io spero che oggi molte persone usino il loro diritto al voto e rafforzino il futuro democratico della repubblica federale tedesca, dando il loro voto per partiti democratici”. L’appello di Martin Schulz, leader della socialdemocrazia tedesca, non è servito a limitare i consensi previsti per il partito di estrema destra “Alternative fϋr Deutschland”. Potrebbe essere questo il grimaldello con il quale scardinare l’ordine costituito e gettare un clima di incertezza nella culla della stabilità europea. Il partito antisistema, infatti, si aggirerebbe intorno a un importante 11-13% che fa tremare l’establishment tedesco. Sarà compito del nuovo (presumibilmente vecchio) cancelliere mantenere ai margini del sistema il partito nazionalista fondato da Bernd Lucke.
La classifica stilata dai sondaggisti, poi, vede una difficile lotta per il quarto posto, combattuta dai democratico-liberali del Freie Demokratische (FDP) e il partito di sinistra “Die Linke”, che coprirebbero circa il il 10% ciascuno dei consensi elettorali. Infine, ultimo classificato, è il partito”Die Grϋnen” (i Verdi) che otterrebe quasi l’8% dei voti totali.
Con un partito socialista ridimensionato, e un partito antisistema nonché antieuropeista che pare crescere con continuità, la sfida a cui sarà chiamato il nuovo cancelliere sarà quella di mantenere la stabilità governativa. Abbiamo ragione di credere che la Coalizione vedrà le stesse sigle partitiche del mandato appena concluso. Un’allenanza con i liberali non garantirebbe una maggioranza molto netta alla CDU, quindi possiamo ragionevolmente aspettarci un avvicinameno tra i due più importanti personaggi politici tedeschi: Angela Merkel e Martin Schulz.
Sperando di non dover aspettare anche questa volta, così come la precedente, 83 giorni di contrattazioni attediamo l’esito che daranno le urne consapevoli del fatto che dal destino politico della Germania dipende il destino dell’Europa tutta.
William De Carlo