Nello sport c’è chi vince e chi perde. Ogni volta, in ogni gara che si disputa a tutti i livelli. Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno celebrato la grande affermazione di Novak Djokovic, leggenda del tennis serbo che ha completato, per così dire, la carriera mettendo nella sua personalissima bacheca anche la medaglia d’oro dei Giochi Olimpici. Per uno sportivo che esulta, un altro si dispera. Piange, in questo caso. La delusione è stata cocentissima per Carlos Alcaraz, giovane spagnolo che ormai pregustava la grandissima impresa olimpica alla sua verde età. L’iberico ha impattato, però, contro l’esperienza di un giocatore mai domo che ha piegato il suo grandissimo talento. Una piccola giustizia, alla fine, del Dio della racchetta: il balcanico aveva solo questa ultima occasione per vincere l’oro, mentre il ragazzo di El Palmer avrà altre chance per assaltare il gradino più alto del podio: per adesso il campioncino, già numero uno del mondo, si è ammantato “semplicemente” d’argento. Comunque un ottimo risultato.
Carlos Alcaraz: “Le lacrime dopo la finale delle Olimpiadi? Pensavo di deludere il Paese…”
“La verità è che dopo la sconfitta, durante le interviste in campo e la cerimonia di premiazione, ma soprattutto quando mi è stata messa la medaglia al collo mi sono reso conto dell’importanza di quel momento e di quanto io avessi dovuto viverlo appieno. Ho pur sempre giocato un ottimo torneo: è molto complesso vincere una medaglia olimpica e devo dare valore all’argento che ho conquistato. Lo stesso mio team mi ha ricordato che avrò altre possibilità nelle future Olimpiadi per puntare all’oro, mi sono stati anche nominati tanti giocatori fenomenali che non sono tuttavia riusciti a vincere una medaglia olimpica nel corso della loro intera carriera – queste le parole di Carlos Alcaraz dopo aver perso la finale olimpica contro Novak Djokovic –. Condizioni differenti, superfici differenti, così com’è diverso giocare per il tuo Paese ai Giochi Olimpici piuttosto che nei tornei individuali. Vado via da Parigi felice, con la testa alta per la mia prestazione e per aver lottato fino alla fine. Ho provato a trovare una soluzione fino all’ultimo punto, anche se purtroppo non ci sono riuscito specialmente nei momenti importanti. Va detto che Novak ha espresso un livello molto alto: nei tiebreak e sulle palle break che mi ha concesso ha alzato l’attenzione ed è lì che mi ha superato. Io spero di riuscire a imparare da questa partita per poter comportarmi meglio in futuro. Non sfruttare alcune opportunità contro Novak ti presenta il conto alla fine del match. Le lacrime? In quel momento ho pensato di aver deluso tutti gli spagnoli, perché non avevo giocato al livello che magari loro si aspettavano da me: è questo il motivo per cui mi sono emozionato e ho pianto“.
(Credit foto – Getty Images)
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