La fortuna aiuta gli audaci. Un detto arcaico cucibile perfettamente addosso a Jannik Sinner, giovane tennista italiano capace di bruciare le tappe in pochi mesi. Un ragazzo da considerarsi fortunato non tanto per i risultati ottenuti, ma per lo straordinario talento naturale ricevuto in dono che bisognerà far fruttare ad ogni costo. I tifosi italiani vogliono tornare a sognare in grande.

Un 2019 dal sapore di rinascita per il tennis italiano con il porta bandiera Fognini in top ten ed alle sue spalle una batteria di talenti pronti a diventare grandi: Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Jannik Sinner.

Tra i tre, tutti sorprendenti, merita grande attenzione l’ultimo, capace di entrare nel mondo professionistico ancor prima di essere divenuto maggiorenne. Una stagione vissuta senza mai tirare il fiato tra tornei ITF, Challenger, ATP 500 e 1000 e per non farsi mancare nulla, un ingresso nel main draw degli U.S. Open.

Una scalata pronosticabile, ma inaspettata nei suoi ritmi vertiginosi  e che sembrerebbe essere solo agli inizi. Da buon altoatesino, Jannik non si accontenta: il prossimo campo base è la top 100 del ranking ATP.

Jannik Sinner
Lo straordinario 2019 del tennis maschile azzurro si è aperto con il trionfo a Montecarlo di Fabio Fognini- Photo Credit: www.liberoreporter.it

Step by step

Si prenda un ragazzo come tanti di soli diciassette anni. Si immagini di catapultarlo in pochi mesi da un torneo ITF ad uno Slam con tutte le conseguenze del caso, come ad esempio interviste continue e la nomea di predestinato per riportare in auge il tennis maschile. Etichette pesantissime che, quasi paradossalmente, rischiano di creare un effetto inverso rispetto alla forza di gravità attraendo verso il cielo un baby talento.

Le statistiche, dal canto loro, conducono verso grandi aspettative. Da gennaio l’italiano ha vinto due titoli ITF (Trento e Santa Margherita di Pula), due Challenger (Bergamo e Lexington) conquistandosi di diritto la possibilità di entrare in pianta stabile nel circuito ATP principale. Un salto importante che non ha rappresentato però il punto di arrivo del 2019 di Sinner. Infatti, dopo aver esordito nell’ ATP 250 di Budapest, si è tolto lo sfizio di disputare gli Internazionali d’Italia vincendo la sua prima partita in un Masters 1000, prima di capitolare al cospetto di uno straordinario Stefanos Tsisipas.

Jannik Sinner
Jannik Sinner ha appena vinto l’ATP Challenger Bergamo superando in finale il connazionale Roberto Marcora- Photo Credit: www.realtennis.it

In appena otto mesi Jannik è salito dalla posizione 546 del ranking all’ attuale 137, toccando come best la casella numero 130. Numeri impressionanti che gli hanno consegnato, o forse sarebbe meglio dire addossato, la palma di miglior promessa del tennis italiano ancor prima di aver compiuto la sua ultima impresa.

La notte dei desideri

Un passo dopo l’altro fino a scoprire l’America. Sinner come Cristoforo Colombo più di cinquecento anni dopo. Un’ estate trascorsa in viaggio tra un Challenger e l’altro coronata da soddisfazioni susseguitesi sino all’ appuntamento con gli U.S. Open, l’ultimo slam stagionale che sa di ciliegina sulla torta per il tennista di San Candido.

Superate le qualificazioni con grande personalità ed autorevolezza, il tabellone principale mette di fronte all’italiano un mostro sacro dal nome di Stan Wawrinka. L’esito finale appare già segnato o quasi. Ed in effetti, lo svizzero vince rispettando i favori del pronostico, ma soffre più del previsto grazie soprattutto ad un Sinner con una mentalità da grande giocatore.

Perso il primo set 6-3, nel secondo parziale l’altoatesino dà filo da torcere a Stan costringendolo al tie brek. Due zero e pallina al centro direbbero i calciofili. I giornalisti in sala stampa hanno già il pezzo pronto elogiando il coraggio dell’ italiano costretto ad arrendersi contro lo strapotere dell’ elvetico. Ma Jannik non la pensa così. Nella terza partita compie l’impresa portando la partita al quarto set con un 6-4 stupefacente, dove gioca bene ma non riesce a sfruttare le occasioni lasciate per strada dall’ avversario cancellando i sogni di quinto set.

Una sconfitta che risulterebbe indolore per un giovane tennista al primo Slam, ma non per Sinner. Il neomaggiorenne, con una lucidità mentale non indifferente, analizza il match recriminando con se stesso per le chances sprecate e non considerando mai la sfida come impossibile da vincere:

“Non è stata tanto questione di livello, ma di tensione, sono entrato in campo un po’ teso all’inizio, il che è normale, ma anche lui affrontava un giocatore che non conosceva. Ha giocato bene nei momenti importanti, però avrei dovuto fare io qualcosa in più, specialmente col dritto. Mah, penso che avrei potuto farcela in tutti i set, nel quarto era un po’ in difficoltà, sul 2-2, sul 3-3. Mi è mancata esperienza”. (Fonte: www.ubitennis.com)

Dichiarazioni forti che confermano l’impressione di avere di fronte un grande giocare per capacità tecnica, fisica e mentale. L’inverno del tennis regalerà ancora qualche opportunità all’ altoatesino che vuole continuare a sognare. Attenzione però a mantenere i piedi ben saldi a terra per evitare cadute pericolose.

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