Un dualismo che sembra essere destinato a ripercorrere le vie maestre, magari in piccolo, dei meravigliosi duelli mandati in scena da Roger Federer e Rafael Nadal. I giovani in questione, questa volta, sono il nostro Jannik Sinner, numero uno del Ranking ATP del tennis internazionale, e Carlos Alcaraz, ex primatista di questa graduatoria che pianifica di tornare, quanto prima, su quel trono che gli è appartenuto. La vittoria di Wimbledon, seconda consecutiva, messa a referto dallo spagnolo fortifica, sempre più un quesito che tutto il mondo della racchetta si pone da mesi e mesi: chi è il più forte del binomio Sinner-Alcaraz?
Sinner-Alcaraz, il pensiero di Boris Becker: “Lo spagnolo lo sa dove colpire l’italiano…”
“Sinner deve colmare il gap con Alcaraz nella gestione dei cinque set? Sì, decisamente. Penso che un anno fa ha perso una semifinale con Djokovic e l’abbiamo un po’ criticato, dicendo che gli manca qualcosa, nonostante io abbia sempre pensato che avesse tutti i talenti del mondo, ma qualcosa effettivamente mancava. Poi ha vinto gli Australian Open e abbiamo detto che, ok, è il nuovo numero uno del mondo, ma che c’è ancora margine di miglioramento se guardiamo al suo score dei cinque set – queste le autorevoli dichiarazioni di Boris Becker a Sky Sport –. Sinner ha vinto sei volte il quinto set, ma lo ha perso nove. Alcaraz, invece, ne ha vinti dodici, perdendone solo uno. Solitamente, i top sono quelli che vincono ai cinque, mentre i tennisti medi più frequentemente perdono. Quindi, non so se è una questione fisicaca o mentale, ma quando Jannik arriva al quarto set e si pensa che si deciderà tutto al quinto, iniziamo a preoccuparci un pochino. Con Alcaraz, invece, al momento, sappiamo che vincerà il quinto. E sapete chi altro sa queste cose? Il tuo avversario. Perché gli avversari guardano le statistiche, hanno i coach che glielo dicono e sanno benissimo che più giochi contro Alcaraz e meno probabilità avrai di vincere. Al contrario, al momento, più resti in campo con Sinner, più aumentano le tue probabilità di successo“.
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