“The Irishman” di Martin Scorsese rimarrà qualche giorno in più rispetto a quanto annunciato. Una piccola vittoria per i gestori dei cinema. L’ultima opera di Martin Scorsese andrà su Netflix a partire dal 27 novembre.
La polemica su The Irishman
Gli esercenti chiedevano un maggior distacco fra la proiezione in sala e il rilascio sulla piattaforma”
racconta Sandro Giacobbe, presidente di Circuito Cinema Genova ed AcademyTwo
“Un lasso di tempo così ristretto può spingere molte persone ad aspettare la “visione in casa”, non andando al cinema. Il mancato accordo ha generato il contraccolpo: oltre il 90% dei cinema italiani non ha proiettato il film di Scorsese, di conseguenza non è arrivato neppure a Genova. Netflix, al contrario di Amazon con cui si possono instaurare tavole rotonde più proficue, è molto rigido sulle sue posizioni”.
Anche a Milano e a Torino, The Irishman va ricercato con il lanternino: nella città della Madonnina, fra le sale più capienti, lo ha proiettato solo il cinema Mexico. In America, John Fithian, presidente della National Association of Theater Owners, in un’intervista al New York Times, ha tuonato:
“Non siano riusciti a far sì che un film rilevante come questo di Martin Scorsese arrivasse su un numero adeguato di schermi. Si tratta di un regista di chiara fama, un cinefilo che ha realizzato pellicole di ogni tipo e di fondamentale importanza per l’industria. Il risultato è che The Irishman verrà proposto da un decimo dei cinema in cui dovrebbe stare, tutto questo perché Netflix non è stata disponibile a trovare un compromesso con i nostri membri”.
Le dichiarazioni di Mario Lorini, Presidente de l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, preferiscono non gettare benzina sul fuoco:
La nostra posizione è chiara ed è come nel resto del mondo. Ma in questo Paese rimane impossibile parlare di questo tema senza attivare polemiche che narrano di battaglie, ostracismi, barricate o posizioni di retroguardia. Noi vogliamo solo il rispetto delle prassi consolidate e guardare con oggettività al mondo che cambia“.