The Iron Lady è un film diretto nel 2011 dalla regista cinematografica e teatrale inglese Phyllida LIoyd. La storia di Margareth Thatcher viene raccontata partendo da un presente offuscato e in declino, segnato dal talento di un volto unico: il premio Oscar, Meryl Streep. Margareth Thatcher ha segnato la storia della Gran Bretagna divenendo primo ministro dell’istruzione e delle scienze nel governo nel partito conservatore di destra.
Non seguire la massa Margareth, vai dritta per la tua strada!
A volte siamo dei terribili individualisti ma qualcuno dovrà pur esserlo non trovate?. Sembrerebbe il motto che ha segnato la vita di Margareth Thatcher. Spronata sin da quando era solo una giovane adolescente venditrice di burro, a superare i limiti imposti dalla classe sociale. Ad insegnargli ciò, il padre, un droghiere con aspirazioni politiche e valori legati al partito conservatore di destra.
The Iron Lady ripercorre la vita di Margareth Roberts. La sua ascesa politica, all’inizio è segnata da una classe dirigenziale fortemente maschilista, nella quale si fa strada grazie ad un talento innato, il fiuto per gli affari politici.
Margareth non sarà mai una donna normale, nonostante il suo matrimonio con un giovane buon partito, compagno delle sue avventure e di una famiglia: Denis Thatcher (Jim Broadbent).
Il primo ministro donna del Regno Unito ha governato secondo la sua idea di società individualizzata e con una politica ridotta al minimo indispensabile, dal 1979 al 1990.
La vita di Margareth stupisce e fa ancora arrabbiare perchè promise allo stato inglese di essere in qualche modo purgato dalle regolamentazioni del lavoro e del mercato capitalista. Come fece? privatizzando le industrie nazionalizzate, lasciando spazio al settore privato che a suo dire, avrebbe portato a più crescita.
Quello che pensiamo diventiamo
A dispetto di quello che il ministro promise, il risultato è stato un periodo di rivoluzioni, morti ingiuste e tanta disoccupazione per la Gran Bretagna.
Tra le accuse, quelle di aver causato il più alto numero di disoccupazione e la mancanza di produzione di carbone e ferro, in un solo anno dal 1931. Margareth è diventata un nemico pubblico. Il governo Thatcheriano ha scatenato la paralisi del mercato libero assicurando più ricchezze ai ricchi mentre ai poveri di fatto non è rimasto nulla.
La Thatcher si è impegnata addirittura in una guerra contro l’Argentina per la difesa delle isole Falkland (1982). Nel 1984 è riuscita a sfuggire ad un attentato dell’IRA (la lotta armata della Repubblica Irlandese contro il governo inglese).
Divenuta baronessa e cacciata dalla residenza ufficiale di Downing Street, il suo partito si è ridotto in cenere. Il suo lavoro è stato ripreso dal partito progressista di Blair.
La figura di Margareth Thatcher continua ancora oggi a dividere la politica inglese.
La società britannica è infatti ancora scissa tra chi vorrebbe una nuova mente Thatcheriana e chi invece ritiene che sia stata una fortuna mettere fine ad un periodo di terrore e lotte tra disoccupati e poveri.
Non sei una madre, sei un mostro da Oscar
Meryl Streep contribuisce a ridisegnare con estrema fedeltà, la vita di una donna complessa, determinata, forse incosciente per certi aspetti.
Meryl si cala perfettamente nei panni del ministro. Diviene un nemico odiato da gran parte delle classi medie e subalterne conquistando il suo terzo oscar nel 2012.
Una figura che molti hanno detestato e reputato un vero e proprio mostro. Una donna in grado di mettere da parte il lavoro in famiglia, i suoi figli e anche quel marito sempre attento alla sua personale visione del mondo, pronto a guidarla e a farle da spalla. Bellissimo il rapporto che viene ricostruito infatti attraverso la chimica tra Meryl Streep e Jim Broadbent, un fantasma che accompagna Margareth ormai anziana malata di Alzheimer, lungo le sue memorie.
Denis Thatcher è un uomo eclettico e dotato di gran umorismo, pronto a sdrammatizzare qualsiasi situazione in cui la moglie si ritrova. Un vero e proprio partner di giochi politici e affetti profondi. Un uomo che viene a mancare nella vita della famiglia Thatcher ma che vive nella mente di Margareth, animando la sua stanza da letto, la cucina e il salone dove l’anziana donna passa gran parte del suo tempo bevendo whisky.
Seguiamo la vita di Margareth attraverso gli sbalzi di umore e i ricordi. Immagini storiche frastornate dalle difficoltà che ha dovuto affrontare e dalla responsabilità che a volte hanno sicuramente sopraffatto le sue decisioni sbagliate.
Una figura politica che non ha mai voluto mostrare un accenno di debolezza ed esitazione, non poteva che non essere interpretata dal volto di Meryl Streep.
Un volto dolce ma criptico ed austero nel quale lo spettatore può ritrovare la personalità Thatcheriana di una donna che nel bene e nel male ha segnato un’epoca.
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Silvia Pompi